tag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post6649317895458956969..comments2023-04-26T15:08:07.630+02:00Comments on il diario di Giunone: Cuore di mamma... ( le favole della nonna)Giunone961http://www.blogger.com/profile/00113070660648484848noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post-30112506435096048242021-07-12T12:43:08.334+02:002021-07-12T12:43:08.334+02:00Honorè De BalzacHonorè De BalzacANGELOhttps://www.blogger.com/profile/00210876470039959195noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post-24879193668140380862021-07-11T22:42:40.242+02:002021-07-11T22:42:40.242+02:00la favola originale di chi è?
la favola originale di chi è?<br /><br /><br /><br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09060313868574476598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post-2870915841543476442020-01-05T00:15:38.034+01:002020-01-05T00:15:38.034+01:00Grazie per aver postato questo raccontoGrazie per aver postato questo raccontoANGELOhttps://www.blogger.com/profile/00210876470039959195noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post-32662149837825872092014-05-15T17:36:49.238+02:002014-05-15T17:36:49.238+02:00Ciao Angelo,
è verissimo quello che dici ma vedi, ...Ciao Angelo,<br />è verissimo quello che dici ma vedi, per tornare un attimo al racconto, questa è davvero una storia che mi raccontava mia nonna molto più semplice è chiaro io l'ho alquanto romanzata, ma il succo era quello di far notare, attraverso chissà una storia tramandata nei secoli, l'amore incondizionato di una madre per il proprio figlio.Il discorso della totale mancanza di dialogo, complice nel tragico finale della vicenda, era cosa abbastanza normale per i tempi di mia nonna ed anche per i miei e credo i tuoi...siamo cresciuti in un'epoca in cui si cominciava a sentire sì parlare del metodo Montessori ma non gli si dava molto credito,un'epoca in cui si affacciavano al mondo infantile i primi psicologi ma in cui ancora non si riteneva necessario dialogare con i propri figli. I figli andavano educati con non troppa benevolenza, baciati mentre dormivano per esempio, ma almeno fino ad un a certa età non gli si riconoscevano molti diritti. Certo io posso ritenermi fortunata perchè i miei lavoravano in proprio in una piccola fabbrica poi fallita, impiantata al sud e mia madre, era lei la mente della famiglia, era abbastanza pionieristica anche nell'educare me ma l'andazzo era comunque quello di dar poco peso ai bambini prima e ai ragazzi poi...Adesso è diverso adesso si che si è finalmente giunti alla conclusione che i figli sono persone, prima di essere figli, con dei diritti e i bambini, in particolare, ne hanno più di chiunque altro ma pare ci sia poco tempo da trascorrere con i propri figli o si pensa sia più necessario riempire le loro giornate di corsi extrascolastici e attività sportive o altro quindi si dialoga comunque sempre troppo poco; poi considera anche che spesso sono i figli a non voler parlare con i genitori per vari motivi ed il più è fatto...Però si, hai perfettamente ragione se si riuscisse a scalfire il muro di silenzio che spesso i figli tirano su con i genitori, molte tragedie si eviterebbero, tragedie dove i protagonisti sono, purtroppo, sempre questi poveri ragazzi lasciati crescere se prima con la totale mancanza di rispetto per la loro individualità adesso forse con un'eccessiva voglia di renderli individui perfetti ma senza una vera guida che li abitui ad un mondo che perfetto non è...<br />ciao e grazie carissimo un abbraccioGiunone961https://www.blogger.com/profile/00113070660648484848noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7690005032930337885.post-85585435275110740852014-05-14T08:17:05.702+02:002014-05-14T08:17:05.702+02:00Ciao Rosanna. Al di la della finalità del racconto...Ciao Rosanna. Al di la della finalità del racconto di mostrare l'amore incondizionato di un madre, che mi sembra evidente, mi sono soffermato su un altro aspetto legato al rapporto madre figlio. La storia mostra il conflitto tra il desiderio di autonomia e l'attaccamento genitoriale del figlio e finisce in una drammatica soluzione. Da notare l'importanza della mancanza di un dialogo (il ragazzo non racconta alla madre quello che sta vivendo) che in generale comporta spesso scelte inadeguate da parte dei figli. Forse i due insieme, col dialogo (cercato dalla madre che è preoccupata del silenzio del figlio) avrebbero trovato una soluzione di autonomia senza sacrificare nessuna vita. La madre non viene fatta partecipe della difficoltà del giovane e la scelta è quella di sacrificare la vita della madre per l'autonomia. Un dialogo costruttivo avrebbe aiutato entrambi al distacco (formare un'altra famiglia) e alla crescita dell'altro. Seconda morale della storia: quanti giovani oggi risolvono in silenzio in modo sbagliato questo conflitto (v. fatti di cronaca), non cercano il dialogo con i genitori per affrontare momenti decisivi, importanti della propria eta?Angelo Mottolahttps://www.blogger.com/profile/16304151412071355639noreply@blogger.com