Oggi mi sono trovata a parlare con una persona, un uomo, dell'ultimo fatto di cronaca nera ai danni di una donna, una fidanzata...Ad un certo punto quest'uomo mi ha detto "mi sento impotente e vorrei fare qualcosa"...beh, prendere atto che la parte maschile del genere umano ha dei problemi è già qualcosa, il passo successivo sarebbe prendere atto che questi...scusate ma non riesco a definirli "uomini"...dicevo "questi esseri" non scendono da un altro pianeta ma sono in mezzo a noi e sono, soprattutto, figli, padri, fratelli, amici di tanti, tantissimi altri uomini che mai e poi mai farebbero una cosa del genere...Quindi credo che il passo successivo del "voler fare qualcosa" sia parlare e osservare i vostri, vostri perchè mi rivolgo a voi uomini, figli, amici, fratelli, padri e spiegare loro, in ogni occasione, che non è la forza fisica, nè la prepotenza, nè la capacità di uccidere la compagna, la fidanzata, l'amica che vi rende "uomini" degni di essere chiamati tali bensì la capacità di ascoltare, parlare, riflettere con la vostra compagna e, soprattutto, accettare che forse il mondo della vostra donna, madre, compagna o amica che sia non gira intorno a voi...ecco chi è un "uomo" dovrebbe oggi più che mai sentire la responsabilità di questa de-evoluzione maschile e fare qualcosa...
”La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma oggi avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri.”
(Helga Schneider)