C'era una volta una bambina...Una bella bambina, con le lunghe trecce color castano dorato che quando saltava alla corda con le compagne, nel cortile della scuola, saltavano con lei...Op, op,op...La bella bambina con le lunghe trecce color castano dorato viveva in una bella casa con la sua mamma, il suo papà e il suo fratellino più piccolo di qualche anno. Era felice la bella bambina con le lunghe trecce color castano dorato e se qualcuno le chiedeva cosa vuoi fare da grande lei rispondeva decisa:"Il dottore!" e scappava via ridendo e con le guance in fiamme, quasi a superare la vergogna che una dichiarazione così importante le provocava. Tutto filava liscio nella vita della bella bambina con i capelli castano dorato ma questa è una favola sporca quindi...Un brutto giorno il papà della bella bambina con i capelli castano dorato si ammalò...Un brutto male, uno di quei brutti mali che non solo ti colpiscono nel corpo ma anche nella Vita e negli affetti. La famiglia della bella bambina con i capelli castano dorato abitava in un piccolo paese dove non c'era un ospedale in grado di curare il suo papà e così, la mamma ed il papà avevano dovuto cercare un altro ospedale. L'ospedale grande ed attrezzato abbastanza da curare quel brutto male era molto lontano e la mamma ed il papà non potevano portare la bella bambina ed il suo fratellino con loro quindi, li lasciavano dai parenti. C'era la nonna e poi c'era la zia. Anzi la zia non era proprio la zia era un'amica della mamma che viveva con un fratello più grande. La bella bambina con i capelli castano dorato la conosceva da sempre e dato che l'amica della mamma e suo fratello erano spesso a casa della sua mamma lei e il suo fratellino li chiamavano zia e zio.E così per la bella bambina con i capelli castano dorati e per il suo fratellino cominciano gli anni del vagabondare...andavano a volte dalla nonna, a volte dagli zii. A casa della nonna dormivano in un unica stanza, in due letti gemelli ed erano tanto, tanto felici perchè si facevano compagnia; si sentivano tanto soli senza la mamma e il papà...Ma quando andavano dagli zii avevano due stanze separate perchè lo zio diceva che non era bello che lei, che era "una ragazzina" , dormisse con il suo fratellino. La bella bambina con i lunghi capelli castano dorato aveva paura di dormire da sola e sapeva che anche il suo fratellino aveva paura di dormire da solo ma la mamma le aveva detto di fare la brava ed ubbidire alla nonna e agli zii quando era a casa loro e così non diceva niente. Finchè una sera...Una sera la porta della sua camera si apre piano, piano, piano, senza fare rumore...la bella bambina con i capelli castano dorato stava per mettersi a gridare quando..."Ah è solo lo zio, meno male..."Lo zio si siede sul letto e comincia ad accarezzarle i capelli, piano, piano, piano...che bella quella carezza sui capelli, la fa sentire meno sola... lei vuole bene allo zio poi...poi la mano dello zio si infila dentro il suo pigiamino e comincia ad accarezzarle la pelle e la bambina vuole dire"Zio..." ma lo zio le mette l'altra mano davanti alla bocca e le dice" Stai zitta e non dire che sono venuto qui stanotte altrimenti dico alla tua mamma che sei una bambina cattiva e che non puoi più stare con noi...alla mamma dispiacerebbe e tu non vuoi far soffrire la tua mamma vero?"...La bambina, che in quel momento non si sentiva bella, voleva dire "no non voglio far soffrire la mia mamma non dirò niente ma tu stai fermo" ma aveva ancora la mano davanti alla bocca e non poteva parlare ed allora comincia a fare no con la testa e i bei capelli castano dorato si sparpagliano sul cuscino e le vanno dentro gli occhi e si incastrano nelle dita dello zio che li tira e la mano dello zio la tocca e la tocca e la tocca e lei...lei comincia a piangere e lacrime silenziose le scendono sulle guance di bambina e le inzuppano i capelli e lei le ingoia e sono amare e sono amare e sono amare...
Poi lo zio era andato via e la bambina, che non si sentiva più bella, aveva continuato a piangere e a piangere e a piangere e alla fine si era addormentata... La bambina, che non si sentiva più bella ma brutta e sporca e avrebbe voluto nascondersi da tutti, aveva pensato che lo zio non sarebbe più tornato la notte, al buio, nel suo letto e invece...Invece sera dopo sera, ogni volta che dormiva dalla zia, lui tornava e lei stava lì, ferma, tremante ma ferma e piangeva e le lacrime le rigavano le guance le inzuppavano i capelli le colavano in bocca ed erano amare erano amare, erano amare...
Purtroppo il papà non guarì dalla malattia ma cercò di guarire facendosi curare per anni ed anni, anni ed anni in cui la bambina, che si sentiva brutta e sporca e voleva nascondersi, andava a dormire dalla nonna e dagli zii. Poi un bel giorno la bambina, che non si sentiva più bella ma brutta e sporca e voleva nascondersi, si accorge di essere cresciuta...il suo papà non c'è più già da un pò e lei non va più a dormire dalla zia però...però non ha dimenticato quello che lo zio, che adesso vive con la sua mamma, le ha fatto per anni solo che adesso, quando va a dormire, si chiude a chiave e non permette a nessuno di entrare nella sua stanza!E' cresciuta adesso ma non ha più i bei capelli lunghi castano dorato, li ha tagliati molto, molto corti così quando la sera piange, perchè lei piange ancora tutte le sere, non si inzuppano più delle sue lacrime, e li ha tinti di nero, nero corvino, così non luccicano più le sue lacrime sui capelli alla luce della luna...e poi è magra la bella bambina è tanto magra, tanto, tanto magra!
Lei odia il cibo, il cibo è sporco, il suo corpo è sporco... la costringono a mangiare ma lei va in bagno e vomita tutto e insieme al cibo vomita anche la sporcizia, lo schifo che si sente dentro e quando non ha niente più da buttare fuori dal suo corpo piange, si siede lì, nel bagno e piange...e la mamma e suo fratello bussano alla porta perchè lei sta lì, chiusa e piange e lei apre e la mamma dice" Ma cos'hai? Cosa ti succede figlia mia?" e lei la guarda e vorrebbe dirle tutto e vorrebbe raccontarle che lei è una bambina sporca e brutta e che vorrebbe nascondersi ma...ma non le escono fuori le parole; la sua mamma ha tanto sofferto non può soffrire ancora per colpa sua...lo zio no, non bussa mai alla porta del bagno quando lei è chiusa dentro e vomita e piange...lo zio no...non bussa mai!
Naturalmente non ha fatto il dottore.. e come poteva lei brutta e sporca curare delle persone? Lavora in un supermercato, come commessa, là nessuno la guarda e lei non guarda nessuno, si limita a dire "Buongiorno signora, ha la tessera?" e "I punti li vuole?" e a passare sul rullo le scatole, i barattoli , le bottiglie...poi la sera torna a casa e si chiude in bagno e vomita e piange...Poi, un bel giorno, un signore alla cassa le dice"No, non ho la tessera perchè?"Mah...quel perchè la scuote; lei alza gli occhi e...e piano piano, con il tempo, si ricorda di essere donna, si ricorda di quando era una bella bambina con le lunghe trecce castano dorato che saltavano con lei,op op op, quando lei saltava alla corda nel cortile della scuola con le sue compagne e sorride...si sorride ad uno sconosciuto che nel frattempo non è più uno sconosciuto e gli racconta perchè si chiude in bagno a vomitare e piangere; non lo aveva mai raccontato a nessuno e lui la capisce e la vede bella e pulita e le dice "Ti amo" e lei scopre che non è sbagliato mangiare, che non è lei brutta e sporca e che se continua a piangere lui,"lo zio", continuerà ad entrare nella sua stanza, la notte, al buio, tutte le sere... ma adesso lei è grande e non è sola e non deve chiudere la porta a chiave e allora si cresce i capelli e lascia che tornino del loro colore naturale:castano dorato...Adesso è una bella bambina con i lunghi capelli castano dorato, ed è una mamma ed ha al suo fianco un papà e "lo zio" non entra più nella sua stanza la sera ma lei...lei sa che non dimenticherà mai, ma sa anche che lei è stata fortunata ma altri bambini? Saranno fortunati come lei? E allora cosa può fare per aiutare altri bambini che la sera hanno uno zio che in una casa buia e silenziosa li va a trovare nel loro lettino e mentre li tocca gli dice" stai zitta o lo dico alla tua mamma e lei soffrirà e tu non vuoi far soffrire la tua mamma vero?"? Cosa può fare?
Ed ecco che un giorno legge un articolo su un giornale che parla di bambini che, come lei, sono stati sessualmente abusati; bambini che adesso sono grandi e vorrebbero, raccontando la loro storia, aiutare altri bambini e decide di raccontare la sua storia lì, sul giornale, magari confessando quello che è successo a lei potrà aiutare qualche bambino, potrà impedire ad !uno zio" di fare del male ad un altro bambino e magari potrà riuscire a ripulire una favola sporca...
Questa storia, che ho leggermente favoleggiato, è tratta da un'intervista che ho letto su un giornale qualche tempo fa. Ho pensato di scriverla nella speranza, o se volete la presunzione, che venga letta da qualche "zio", continuiamo a chiamarlo così, e che costui si renda conto di quanto male sta per fare e di come possa sporcare, per sempre, la favola della Vita di un bambino...La protagonista di questa storia è stata abbastanza fortunata ed è riuscita a crearsi, nonostante tutto, una sua Vita ma per molte altre donne non è così...molte altre donne che sono state abusate da bambine non riescono mai più a vivere la loro femminilità, ad essere mogli e madri, ad essere donne...
No, quegli "zii" non capiranno mai... Alcuni di loro sono cresciuti con la vergognosa convinzione che il loro comportamento sia normale perchè da piccoli hanno subito le stesse cose... Altri non capiranno semplicemente perchè nulla hanno di umano... sono mostri (anche se alcuni li definiscono "malati"... ma non sono malati, sono solo nati marci).
RispondiEliminaE' difficile dimenticare per i bambini dall'infanzia negata... è difficile crescere senza sentirsi sporchi, colpevoli e pieni di rabbia contro coloro che appartengono allo stesso sesso del "mostro". E anche se incontri un "mostro" che in realtà non lo è, la diffidenza è sempre pronta a insinuarsi nel rapporto. Non solo, potranno riuscire anche ad odiare quel non-mostro perchè vivono quotidianamente il loro essere indegni di fronte a chiunque... Non riusciranno mai a diventare uomini o donne ragionevoli e si sentiranno sempre come se camminassero sull'orlo di un burrone...