lunedì 7 marzo 2016

8 marzo 2016...festeggiamoci come...persone...



Eccoci arrivati anche all'8 marzo 2016...è cambiato qualcosa rispetto agli anni precedenti? NO!!! Ci sono ancora culture dove la neonata femmina, la figlia partorita con dolore e concepita con amore, è considerata non una gioia ma una disgrazia; ci sono ancora culture dove la donna non ha diritto all'istruzione, al lavoro, al piacere di guidare una macchina; ci sono ancora culture dove la donna non ha diritto al piacere sessuale; ci sono ancora culture, la nostra per esempio, dove la donna non ha il diritto al divorzio( legalmente lo ha certo ma si parla di femminicidio non per caso), al "no"( vedi l'aumentato numero di violenza sessuale, anche domestica);ci sono ancora culture dove la donna è considerata una diabolica tentazione...Eppure nella nostra storia molto ma molto remota, nostra come genere umano intendo, non era così. Nella preistoria la società che andava delineandosi era "matriarcale" e tutto verteva intorno alla figura di questa "Madre Terra" che era, appunto ,l'origine di tutto...Poi qualcosa è cambiato e in diverse parti del mondo si cominciano a delineare diversi atteggiamenti nei confronti della donna. Nell'antico Egitto non c'era differenza sostanziale tra uomo e donna, avevano entrambi gli stessi diritti e doveri, ma nello stesso periodo nell'antica Grecia e nell'Impero Romano la donna era comunque considerata inferiore e soggetta a patria potestà, passando dal padre al marito e così via dal Medioevo, dove c'erano i matrimoni combinati dalle famiglie per interesse, fino ai giorni nostri dove sembra che poco o nulla sia cambiato. Si è vero in alcune parti del mondo la donna ha diritto al voto, all'istruzione, al lavoro, a fare, sgomitando e faticando il doppio di un uomo, carriera, a decidere se e quando diventare madre però...però ieri mia figlia mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto riflettere " avrei dovuto nascere maschio, così avrei potuto decidere della mia vita con maggiore libertà, invece devo limitare le mie scelte perchè sono femmina( mia figlia ha uno spirito di indipendenza ed avventura che, anche se ammiro, non capisco fino in fondo ma questa è un'altra storia)..."Ahi ahi qui c'è qualcosa che non va...se nel 2016 in questa parte del mondo in cui le donne hanno lottato per ottenere dei diritti, che sulla carta hanno ma nella vita reale?, una giovane donna si rammarica di non essere maschio perchè questo la costringe a guardarsi le spalle e a correggere il tiro delle sue scelte, c'è proprio qualcosa che non va...Ma cosa c'è che non va? Non va proprio il nostro essere "donne", perchè siamo più vulnerabili, proprio perchè viste, dall'altra metà del cielo, in questo caso quella maschile, come "femmine".Vero siamo donne, femmine se preferite, e personalmente sono orgogliosa di esserlo ma finche non impareremo, noi per prime, a guardarci, a porci e ad amarci come "persone", saremo sempre costrette a guardarci le spalle. So che a questo punto molte donne penseranno che io sia pazza e stia straparlando...no, aspettate non voglio rinnegare la nostra meravigliosa condizione di donne che ci rende così empatiche, sensibili, materne, ma, ammettiamolo, anche abbastanza complicate a volte no, no...voglio solo dire che uomini e donne sono diversi, non incompatibili ma complementari e al contempo completamente diversi...diverso è il nostro modo di guardare la stessa realtà, diverso è il nostro modo di pensare, di agire, di amare, di vivere insomma...eppure siamo due diversità, due facce, della stessa identica cosa, cioè "persone"...Uomini e donne prima ancora di essere uomini e donne, o per meglio rendere l'idea maschi e femmine, sono persone, individui che camminano sulla stessa strada con passi completamente diversi, perchè uomini e donne sono diversi! Questo è un dato di fatto che noi donne per prime dovremmo accettare, per poi trasmetterlo alle nostre figlie femmine e ai nostri figli maschi. Noi donne, per prime, dovremmo pretendere il rispetto non in quanto donne ma come persone poi possiamo pretendere di essere amate, e rispettate, come donne ma prima di tutto dobbiamo vederci e pretendere di essere viste come "persone".  La storia è piena di donne che hanno contribuito a cambiare le sorti del mondo, donne che hanno usato la loro femminilità per farlo e donne che invece, hanno rinunciato alla loro femminilità a beneficio del loro essere persone. In passato grandi donne hanno combattuto per far si che alle "donne" venissero riconosciuti gli stessi diritti degli "uomini" , le cose sono in qualche modo cambiate, non dovunque e non completamente, ma c'è sempre tra i due sessi questa differenza che viene vista dagli uomini come limitante e accettata da noi donne come reale, se devo considerare cosa ha detto mia figlia che è una giovane donna cresciuta in un mondo completamente diverso da quello in cui è cresciuta, per esempio, mia madre...quasi un secolo di distanza tra due donne della stessa generazione ma non è cambiato assolutamente niente! Cosa importa se abbiamo ottenuto grandi successi, rispetto ad un secolo fa, se ancora dobbiamo guardarci le spalle e limitare le nostre scelte di vita? Ecco quindi che, secondo me, adesso è il momento di lottare per ottenere gli stessi diritti non in quanto donne ma in quanto persone. Cercherò di spiegarmi meglio prendendo spunto da alcuni luoghi comuni:si è soliti dire "auguri e figli maschi" e perchè non cominciare col dire "Auguri e i figli che desiderate?" ;"la donna è il sesso debole" ma sappiamo che non è vero, ci sono donne fisicamente più forti di molti uomini( fermo restando che comunque l'uomo ha una massa muscolare maggiore rispetto alla donna) se restiamo in campo fisico, se ci spostiamo nel campo emotivo le cose non cambiano, anche gli uomini provano sentimenti e sono emotivi ma in modo diverso da noi...  ma la colpa non è forse nostra che da secoli nei secoli abbiamo educato il figlio maschio a "non piangere perchè un vero uomo non piange?";"gli uomini maturano, le donne invecchiano" assolutamente no, entrambi maturano ed invecchiano in momenti e modi diversi...alla base di ogni luogo comune c'è il rimarcare la diversità tra uomo e donna ma è così non possiamo nè dobbiamo negarlo ma questo non vuol dire nè che siamo inferiori, noi donne, nè che siamo superiori,idem dicasi per l'uomo; vuol semplicemente dire che siamo persone, individui, che per appartenenza a sessi diversi sono tra loro diversi ma esattamente uguali, e il diverso modo che uomini e donne hanno di guardare la medesima realtà ha contribuito, o almeno così dovrebbe essere, all'evoluzione del genere umano. Quindi credo che per avere finalmente gli stessi diritti e il medesimo rispetto dovremmo cominciare a vederci come persone, a pretendere di essere rispettate come persone prima e come donne poi, così come noi donne dovremmo fare nei confronti degli uomini, dei nostri uomini.Mi rendo conto che questo mio modo di ragionare può sembrare contorto e, perchè no?, contraddittorio ma se noi donne, per prime, non rivendichiamo il nostro diritto ad essere persone, smettendo di guardarci e di farci guardare come donne, loro, i maschi intendo, continueranno a guardarci come "femmine" e da lì, dal nostro essere femmine, derivano tutti i soprusi, le violenze, le ingiustizie a cui noi donne siamo quotidianamente sottoposte in ogni parte del mondo. Non ho messo una mia foto sui social che frequento ed un giorno un amico mi ha chiesto perchè...perchè non l'ho fatto? Sono brutta, sono poco fotogenica, sono gelosa del mio privato? No assolutamente no, non l'ho fatto semplicemente perchè volevo rapportarmi come persona senza permettere che il mio viso, bello o brutto che sia, fuorviasse chi mi legge...Il non potersi guardare negli occhi, sui social, è molto limitante e crea parecchi problemi di incomprensione, anche perchè non è facile spiegarsi scrivendo e io ho pensato che una mia foto, o una foto tipicamente femminile,  avrebbero ulteriormente influenzato chi mi leggeva portandolo a concentrarsi non sulle mie risposte ma su quello che vedeva. Ovviamente questo dei social è un caso limite, nella realtà non è possibile, nè sarebbe giusto, nascondere la nostra femminilità( anche se in alcune culture gli uomini pretendono che le donne lo facciano) , quindi bisogna lavorare, noi donne dobbiamo lavorare, combattere per far si che le cose cambino senza dover nascondere la nostra condizione di donna. E così come una casa si costruisce dal basso, una società si cambia dalle fondamenta, cioè dalla famiglia, e nello specifico dalla madre( mi è stato fatto notare che chiamo spesso in causa le madri quando voglio puntare il dito su comportamenti scorretti o crudeli del genere umano ma il perchè è molto semplice e lo sappiamo tutti...anche se non siamo, noi madri, completamente responsabili delle azioni dei nostri figli, siamo comunque noi madri che da secoli, nei secoli e per i secoli a venire, diamo la prima impronta di Vita ai nostri figli, soprattutto ai nostri figli maschi ed è quindi nostra responsabilità farne, o cercare di farne, fin da piccoli ,degli uomini o donne migliori)...Coraggio donne, mamme, educhiamo i nostri figli ad essere persone prima e uomini e donne poi; educhiamoli ad essere orgogliosi delle nostre diversità, a non temere di piangere come una donna o di comportarsi come un uomo; educhiamoli al rispetto per la persona,prima e per la donna poi; educhiamoli,i nostri figli, ad accettare le nostre diversità, ad amarci così come siamo, maschi o femmine, perchè entrambi abbiamo la stessa importanza e gli stessi diritti, entrambi, uomini e donne, siamo egualmente importanti e necessari per il biuon andamento della società; educhiamo il nostro figlio maschio ad avere rispetto per la donna come persona e la nostra figlia femmina a pretendere il rispetto per la persona che è e non per la donna che appare...E noi donne, per prime, quando ci guardiamo allo specchio, guardiamoci come persone prima e come donne poi ma soprattutto amiamoci donne, amiamoci sempre, sempre, sempre e riteniamoci orgogliose di essere persone/Donne...
AUGURI A TUTTE LE DONNE...





















Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso.
(Eleanor Roosvelt)

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