martedì 6 novembre 2012

...eccomi qua

...e così eccomi qua.Se qualcuno, solo poco più di un anno fa, mi avesse detto che oggi mi sarei trovata qui, a scrivere su un blog, gli avrei detto "no, non io, non è possibile!".E invece...
Quest'ultimo anno per me non è stato facile, una serie di dolori, diversi per natura, ma uguali per sofferenza, hanno fatto si che un giorno mi sia svegliata e..."Adesso che ne faccio della mia vita?".Ho pensato di farne la cosa che fin da bambina ho sempre fatto: scriverla, scrivere un diario.Scrivere per me è sempre stata una grande compagnia, inoltre credo che quando il dolore, la paura, la rabbia o altra negatività, vengono messi nero su bianco, perdono di spessore.Li scrivi, li lasci lì un giorno, forse due, e quando li rileggi ti accorgi che non erano poi così gravi, così dolorosi.Ma si può scrivere anche della gioia, delle belle cose che capitano nella vita e quando li rileggi ti ritrovi a vivere le stesse emozioni di allora.Potenza della scrittura.
Oggi come mio primo post voglio parlare di uno degli eventi dolorosi che hanno cambiato la mia vita: la morte della mia mamma.Non intendo parlare del dolore che ho provato e provo, no il dolore è personale ed egoista, non vuole essere diviso con gli altri. Intendo parlare del "miracolo della sua morte".Ho detto tante volte questa frase, nei giorni immediatamente dopo la sua morte.
"Miracolo della morte"...La maggior parte delle persone mi guardava e credo pensasse:"Poverina, non sa quello che dice":
No no lo sapevo benissimo .
Mia mamma era malata da anni e qualche mese fa, per una serie di eventi fortuiti si è ritrovata a finire i suoi giorni in un "Hospice".Se qualcuno ha avuto un'esperienza come la mia, se ha trascorso del tempo, tanto, per assistere un malato in un hospice, sa cosa intendo.
L'hospice è un reparto piccolo, familiare, dove si pratica la terapia del dolore e dove si aiutano i malati a morire con dignità e dolcezza.
Lei, ed io con lei, è stata fortunata; è finita lì senza richieste del medico, senza lista d'attesa, per caso...
Ha trascorso lì dentro più di un mese, ed io con lei, quindi ho avuto modo di conoscere tutto il personale e di condividere con loro le lunghe giornate di dolore che si vivono in questi posti.Ho avuto modo di conoscere persone meravigliose, sempre garbate, gentili, sorridenti, attente che gli ultimi giorni di vita del malato fossero sempre puliti, profumati e allietati da buona musica e colori e profumi di piante e diffusori.
E siccome scrivere per me è sempre stata una terapia, poche ore dopo la morte della mia mamma, ho scritto queste parole, che ho dedicato al personale del "mio hospice", ma che adesso voglio condividere con tutte le straordinarie persone,medici, infermieri, volontari che ogni giorno accompagnano a morire uno di noi.


                                                      AI MIEI ANGELI




E' nel dolore che trovi la forza
è nelle lacrime ch'è custodita la gioia
è nella vita che impari l'amore
è nella morte che incontri i tuoi angeli.

Angeli bianchi
Angeli a righe
Angeli a colori
ed un Angelo  nero.

Loro son lì
la morte ti aspetta
ma loro son lì
e la morte s'arresta
s'inchina
ti porge le mani
ma loro son lì...

Con sguardi ridenti
e parole serene,
con baci soavi
e lievi carezze
ti prendono le mani
le danno alla morte
la morte t' abbraccia
ma loro son lì...
per darti alla Pace.



Rinnovati completamente ogni giorno,
fallo ancora e ancora,
per sempre ancora.
                               (iscrizione cinese)


3 commenti:

  1. E' molto bello quello che hai scritto e ti ringrazio di averlo condiviso, ora ho compreso meglio l'espressione il "miracolo della morte"...condividiamo la stessa passione per la scrittura, continuerò a leggerti volentieri...

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    1. Grazie Maria Laura...si detto a freddo"il miracolo della vita" può sembrare una contraddizione, invece è proprio quello che è successo alla mia mamma...quest'hospice è, o meglio era due anni fa, ancora in fase sperimentale, ora credo di no, ed ha soltanto 10 posti letto...c'è una lunghissima lista d'attesa e lei ci è finita per caso, a seguito di una corsa al pronto soccorso...
      Ho visto che hai condiviso l'articolo, grazie. Quando l'ho scritto non frequentavo i social quindi non l'ho mai condiviso, non so nemmeno in quanti lo hanno letto in realtà...
      Ciao e grazie...

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  2. Eccomi qua:)
    devo dire che è un pensiero straordinario! Si, miracolo della morte è un altro modo di vedere le cose, un modo carico di forza e dignità, oltre che una visione diversa per accettare (per quanto si può) il susseguirsi degli eventi....dalle tue parole si può cogliere il dolore e la grande sofferenza ma anche la voglia di dire grazie, di esprimere ciò che provi e condividerlo, anche con le persone che sono nella stessa situazione e che trovano conforto in esperienze come la tua, che trasudano forza! Complimentoni veramente, bellissimo post:)

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