lunedì 13 maggio 2013

Il nonno nel sottoscala...(le favole della nonna)



C'era una volta una famiglia: mamma papà e bimbo appena nato. Questa famiglia abitava in una casa a due piani.Nel piano di sotto c'erano: una bella cucina spaziosa, un bagno, un piccolo studio per il papà e una grande soggiorno dove la mamma e il papà ricevevano i loro amici. Nel piano di sopra c'erano: la camera da letto, la cameretta del bambino, un bagno ed una grande veranda chiusa che la mamma aveva riempito di piante e dove era un piacere trascorrere le afose serate estive. Naturalmente all'interno della casa c'era una scala che portava al piano di sopra. Dato che la scala da un lato si appoggiava al muro mentre dall'altro aveva il vuoto che correva per tutta la sua lunghezza la mamma, a cui piacevano molto le piante, aveva messo piante anche lì, nel sottoscala.  Passano i giorni che diventano settimane e poi mesi e per la mamma arriva il momento di tornare a lavorare. Che fare con il bimbo? La mamma non aveva né i genitori, morti poco tempo prima, né fratelli o sorelle e il papà aveva ancora in vita solo il papà. Quindi mamma e papà parlano di cosa sarebbe meglio per il bambino ed alla fine decidono che la cosa migliore era affidarlo al nonno, in fondo era sempre meglio che portarlo all'asilo!
Così il nonno la mattina usciva da casa sua e andava ad accudire il nipotino nella casa del figlio. Passano i giorni che diventano settimane e poi mesi e poi anni...il nonno adorava il nipotino e il nipotino adorava il nonno praticamente erano una cosa sola, sempre insieme, sempre allegri e contenti l'uno della compagnia dell'altro.Il bambino cresce e comincia ad andare a scuola finchè un giorno...quando il bambino aveva circa otto anni il nonno si sente male. Al rientro dall'ospedale il responso:"Il nonno non può più vivere da solo!" Che fare? Mamma e papà si consultano ancora una volta. La mamma voleva mettere il suocero in una casa di cura il papà non voleva. "Ma come posso mettere mio padre in un ospizio dopo che lui ha


cresciuto mio figlio?" diceva..." Ma non possiamo nemmeno tenerlo qui con noi" rispondeva piccata la mamma "E poi dove lo mettiamo?" "Ma la casa è talmente grande...possiamo trasformare il mio studio nella sua stanza." "No, non possiamo dove andrai tu la sera a controllare i tuoi documenti e a sbrigare le tue cose? Non penserai per caso di trasformare il soggiorno nel tuo studio vero?" ribatteva la mamma. "Allora possiamo ricavare una stanzetta nella veranda, è così grande...""Che dici e le mie piante dove dovrei metterle secondo te?""E se lo mettessimo a dormire con il bambino? Loro sono molto legati e si farebbero compagnia..."" No no escluso gli anziani non possono stare nella stessa stanza dei bambini..." e via così senza riuscire a mettersi d'accordo su dove mettere a dormire il nonno. Alla fine dopo una lunga discussione la mamma e il papà riescono a mettersi d'accordo e a trovare una soluzione: avrebbero trasformato il sottoscala nella stanza da letto del nonno, così lui sarebbe rimasto a casa con loro ma allo stesso tempo non avrebbero dovuto rinunciare alle loro comodità. E così fecero...Il nonno, poverino, acconsentì di buon grado alla nuova sistemazione anche perché questo gli permetteva di stare tutto il giorno con l'adorato nipotino. E' vero che nel sottoscala non c'era molto spazio giusto lo spazio sufficiente per un letto, una sedia ed un armadio ad un' anta, ma tanto lui non aveva molti vestiti...


Passano i giorni che diventano settimane e un giorno, nel rientrare dal lavoro il papà trova il bambino che gioca sul tappeto del soggiorno con i mattoncini di legno." Ciao che bella costruzione hai fatto cos'è?" "E' la casa dove andrò a vivere da grande, papà. Vedi è come la nostra: qui c'è la cucina, qui il bagno, qui il mio studio e qui la stanza dove mangiamo con i nostri amici. Poi sali questa scale e qui c'è la camera mia, qui quella del bambino e qui il bagno." " Bella, bravo e questi mattoncini sotto la scala cosa sono?" " E' il letto dove vai a dormire tu quando sei vecchio e vieni a vivere a casa mia papà..."

Morale della nonna: la miglior educazione è l'esempio! E il cattivo esempio che diamo ai nostri figli oggi, è quello che faranno a noi i nostri figli domani!

Gli uomini mentre insegnano, imparano
(Seneca)








6 commenti:

  1. Tristissima ! Ma a volte è così...i figli emulano ... anche le brutte abitudini!

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    1. Infatti...purtroppo le cattive abitudini o le cattiverie si tramandano dai genitori ai figli proprio perché loro, i figli, tendono a ripetere quello che hanno visto fare!!!
      Ciao e grazie...

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  2. Questa triste storia mi ha fatto ripensare alla mia adorata nonnina materna, vissuta con noi x moltissimi anni e ke mi ha cresciuta & insegnato tante cose, ma ke poi è morta in ospizio, 1 bel posto con giardino & comodità, ci mankerebbe, ma pur sempre 1 ospizio, invece di restare in casa sua assieme a noi, la sua famiglia... d'altronde io non avevo ancora l'età x potermi prender cura di lei x conto mio, altrimenti da lei non mi sarei mai separata !
    Purtroppo l'umano egoismo è infinito, tanto quanto l'umana superficialità, ma lei è ancora viva dentro di me & x sempre resterà nel mio cuore !
    Però io credo ke, se è vero ke a volte i cattivi esempi si rivelino deleteri, è vero anke ke altre volte servano x mantenersi distanti da quei comportamenti odiosi, ke tanto si son detestati quando non ci si poteva opporre !!!

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    1. Ciao Fiore pensa questa storia me la raccontava sempre mia nonna, mia nonna materna. Hai ragione a volte i figli non ripetono gli errori dei genitori, grazie al cielo le eccezioni servono per confermare le regole, ma solitamente si tende a rifare quello che si è visto o subito in famiglia anche perché si pensa, almeno fino ad una certa maturità, che quanto fatto dai propri genitori sia giusto!
      Ciao e grazie...

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  3. Anche io la penso come FioreSanRemo, a volte i cattivi esempi ci aiutano a non ripetere gli stessi errori fatti ad esempio dai nostri genitori. Per me è stato così...

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    1. Ciao Stella naturalmente anche tu , come Fiore, hai ragione ma vedi secondo me è più facile ricalcare il comportamento dei propri genitori piuttosto che mettersi in gioco accettando che ci hanno dato dei cattivi insegnamenti. Ovviamente poi molto dipende dall'intelligenza e dal carattere di ognuno di noi. Certo bisognerebbe sempre cercare di ragionare con la propria testa piuttosto che con quella degli altri, anche se spesso è più comodo dire mi hanno insegnato così!
      Ciao e grazie...

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