sabato 12 ottobre 2013

Il coraggio della solidarietà...


Ricordo che quando, esattamente un anno fa, lessi di questa donna pensai: " Che coraggio...io non ne sarei mai capace..."Ecco... Io non ne sarei mai capace!!! Grazie al cielo però, esistono persone capaci, per aiutare gli altri, di mettere a repentaglio non solo la propria vita ma anche quella delle persone che amano. Si perchè questa coraggiosa e meravigliosa persona non è sola ma ha anche un marito e tre figlie e questo le rende, qualora fosse possibile, un merito anche maggiore. Parlo di Elena Fangareggi che esattamente un anno fa ha fondato  "Time4life International".Cosa fa questa donna? Parte da Modena, dove vive, ogni volta che le è possibile e porta personalmente e con l'aiuto di altre persone pacchi contenenti cibo, medicine o quant'altro possa servire ai profughi siriani che si trovano nel campo di Azaz al confine con la Turchia.Ho sempre pensato che nella vita, nella vita di ognuno di noi, niente avviene per caso, nemmeno le amicizie che facciamo nel corse degli anni, infatti...Elena ha un amico, un amico siriano che allo scoppiare della guerra civile in Siria si trasferisce a Dubai con la famiglia ma non dimentica i suoi connazionali meno fortunati che sono rimasti in patria e chiede ad Elena di aiutarlo ad aiutarli. Lei, che deve avere un animo oltre che molto coraggioso anche meravigliosamente sensibile, organizza collette e comincia a far partire pacchi di aiuti dall'Italia. Ma ben presto queste spedizioni non bastano inoltre diventano sempre più problematiche ed allora cosa fa? Avrebbe potuto desistere, la sua parte l'aveva già fatta, aveva già fatto molto più di molti di noi invece no decide di percorrere una strada diversa...Si rivolge ad altre 4 persone che come lei sentono forte il bisogno di aiutare quella gente, e si incammina a piedi verso il campo di Azaz passando attraverso il confine turco; si proprio a piedi carica di borsoni pieni di medicinali e cibo!Ovviamente rendendosi conto che la cosa se non era appoggiata da un'associazione umanitaria rischiava di fallire ha, appunto, fondato "Time4life International" che partendo dalla sua Modena si è estesa non solo in tutta Italia ma anche in Europa, Vienna , Londra, Parigi arrivando fino al Cairo.Adesso le persone che l'aiutano sono molte più di quattro ma lei parte ancora ogni 10 giorni e si ferma, insieme con gli altri volontari, circa 48 ore nel campo profughi. In questo suo primo anno questa associazione umanitaria ha fatto moltissimo: è stata costruita, ad Aleppo, una farmacia italiana; ha dotato il campo profughi di Azaz di un container-ambulatorio dove sono presenti, regolarmente stipendiati, un medico ed un'infermiera;ha costruito, sottoterra, 6 scuole bunker per permettere ai bambini che si trovano nel campo, di continuare a studiare; ha costruito un ospedale-bunker per le partorienti ed ha comprato un'autoambulanza e tutto solo ed esclusivamente con donazioni private. Donazioni di cui la fondatrice dichiara di rendere conto, al donatore, di ogni centesimo. Dunque questa splendida donna parte almeno due volte al mese, lascia a casa un marito e tre figlie e carica come un asino, insieme ad altre persone cariche come degli asini anche loro, va personalmente nel cuore dell'inferno per portare un pò di Paradiso...Ha paura? Si certo, ha dichiarato di aver paura, una gran paura ad ogni viaggio. Comprensibile chi non avrebbe paura? Lei però vince questa paura pensando agli occhi dei bambini che l'aspettano; alla fiducia delle mamme che sanno che lei sta arrivando per aiutare loro e i loro figli; alle aspettative che tutti, in quel campo profughi, hanno su di lei. Questa donna, e i volontari che vanno con lei, sono degli Angeli, degli Angeli di bontà ma anche degli Angeli di coraggio perchè ci vuole veramente molto molto coraggio per fare quello che queste persone fanno con regolarità mensile da almeno un anno. Ci vuole un gran coraggio per rimboccarsi le maniche e correre dei rischi in prima persona, facendoli anche correre a chi ami. Naturalmente lei non porta nè le figlie nè il marito ma va da sè che se le succedesse qualcosa le sue figlie resterebbero orfane e suo marito vedovo e questo lei lo sa, lo sa molto bene!Eppure questa donna il coraggio ce l'ha! Il coraggio che a me manca... ma non è la paura delle bombe, nè dei disagi che si affrontano, per cui mi manca il coraggio; io non ho il coraggio di guardare la sofferenza, la vera sofferenza negli occhi. Io ho paura di guardare negli occhi questi bambini sporchi, denutriti, impauriti...ho paura di non riuscire più a dormire pensando che mentre io sto al caldo sotto le mie coperte loro sono lì in una tenda, al freddo, sotto le bombe...Si, ci vuole coraggio anche per fare del bene, ci vuole coraggio anche per accettare che la gente che soffre ha bisogno di noi, ha bisogno del nostro coraggio...Ci vuole coraggio per essere solidali, per guardare la sofferenza negli occhi...Qualcuno potrebbe obiettare che questo non è coraggio ma incoscienza. No l'incoscienza è un'altra cosa: incoscienza è correre come un pazzo in autoatrda; incoscienza è farsi un bagno in un fiume infestato dai coccodrilli; incoscienza è sparare la notte di capodanno, anche se con una scacciacani, fuori dalla finestra...incoscienza è non avere rispetto per la propria vita nè per quella degli altri. Quando si sfida la morte per aiutare gli altri a non morire si parla di coraggio e di coraggio con la C maiuscola!  Poche persone hanno questo coraggio ma queste poche persone hanno anche grandi capacità e risorse e forza e noi dobbiamo non solo stimarli e osannarli ma anche aiutarli, nel solo modo che conosciamo, nel solo modo in cui possiamo, nel solo modo in cui siamo capaci: parlandone, facendo donazioni, interessandoci a loro perchè loro, nonostante l'immenso Coraggio di cui sono dotate, hanno sempre e continuamente bisogno dell'aiuto di tutti, di tutti noi.Per chi volesse conoscere questa splendida associazione e magari dare un aiuto www.time4life.it
Chi salva una vita, salva il mondo
( Elisa Fangareggi )

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