mercoledì 24 aprile 2013
E se parlassimo di gioia...?
Non conosco il tuo nome, non ricordo il tuo viso,
i tuoi anni camminavano appena
eppure tu, innocente bersaglio dell' odio umano
mi hai regalato la gioia, la gioia di un sorriso.
Correndo veloce il tempo, benevolo Dio dell'oblio,
si era portato via un freddo e bianco Natale;
correvi anche tu allora, cercando di precedere il tempo,
per allontanare l'odio e sei arrivata da me.
Corre veloce il tempo, benevolo Dio dell'oblio,
ma Furie vendicatrici scrivono nella tua memoria
l'odio, la rabbia, il dolore, la paura;
raccontano la storia di un popolo, il tuo popolo,
oppresso e insanguinato da un'ideologia assurda,
da un credo inesistente.
Ma tu, innocente bersaglio dell'odio umano
mi hai regalato la gioia, la gioia di un sorriso.
Avevi freddo...ti ho coperta;
avevi fame...ti ho sfamata;
ma nei tuoi occhi, nere lavagne immacolate,
non c'era freddo... non c'era fame... c'era il buio della tristezza ...
c'era il vuoto della solitudine...
Una bambola usata ho poggiato tra le tue piccole mani
e i tuoi occhi...laghi scintillanti...
il tuo viso...sole luminoso...
e mai giocattolo ha visto
sorriso più bello più caldo più vivo...
Non a me hai sorriso
ma ad un balocco sgualcito
eppure con quel sorriso tu,
innocente bersaglio dell'odio umano,
mi hai regalato la gioia...la gioia di un sorriso...
Questa poesia l'ho scritta nei primi anni '90 ai tempi della guerra in Bosnia. E' una storia vera e di cosa parla si capisce benissimo. Perché oggi ho voluto condividerla con voi? Per parlarvi di gioia oggi voglio ricordare che anche se sembra che il male sia dovunque in ogni momento, è vero che anche la gioia è dovunque ed in ogni momento... Ma prima devo chiarire una cosa. Ho scritto questa poesia per superare un terribile rimorso che questa vicenda mi aveva lasciato. E' vero che ho dato con generosità e piacere vestiti, cibo e soldi ad una donna che con la sua bambina aveva bussato alla mia porta ma è anche vero che io, per paura, per diffidenza, ho lasciato quella donna e la sua piccolissima bambina fuori dalla mia porta, sulle scale...L'unica cosa che posso dire a mia difesa è che allora avevo anch'io due bambini molto piccoli quindi ho avuto paura, si paura di una profuga e della sua bambina! Per mesi il rimorso per quello che non avevo fatto, cioè farla entrare in casa, mi ha dilaniata allora alla fine ho deciso di scrivere una poesia; per me, da sempre, scrivere le mie emozioni in versi è una sorta di catarsi, di purificazione, di riscatto...Comincio a scrivere ma mi accorgo subito che non era il dispiacere per la mia mancanza quello che scrivevo ma la gioia che quella bambina mi aveva dato nel vederla sorridere alla bambola, usata perché era di mia figlia! Che ci crediate o no quel sorriso, che non era rivolto a me ma alla bambola, è stampato a fuoco nella mia memoria e nel mio cuore ed è uno dei miei più bei ricordi, secondo solo al ricordo della gioia che ho provato quando ho guardato negli occhi i miei figli per la prima volta! Perchè questa lunga e inutile premessa? Lunga può darsi inutile no, assolutamente no!!!Chiunque, come me, è iscritto ad uno o più social network o chiunque frequenta abitualmente internet, o guarda il telegiornale, o semplicemente si fa quattro chiacchiere con la vicina sa che l'argomento dilagante e preferito è il male. Il male sotto svariate e fantasiose forme: torture fisiche e psicologiche, cattiverie di ogni genere, catastrofi naturali, morti, rapimenti, sparizioni, insulti vari a varie persone, umiliazioni, suicidi...ecc ecc. Dovunque guardiamo, qualunque cosa sentiamo, qualunque notizia ci giunga attraverso svariate fonti il male sembra farla da padrone. Siamo forse diventati più cattivi? Non credo e spero di no! Siamo forse più informati? Sicuramente! Siamo forse più consapevoli del male che ci circonda e vogliamo, per fortuna molti di noi lo vogliamo, combatterlo? Certo!!!Però ho come la sensazione che in questa lotta al male si sia perso di vista che anche il bene esiste e anche se sembra di no tende a bilanciare perfettamente il male. Nel caso della mia poesia per esempio...sono stata spinta dal senso del rimorso perché avevo agito male, pur muovendomi nel bene, ma quello che mi è venuto fuori è stato il bene, il ricordo del bene che ho ricevuto che è stato molto ma molto superiore al bene che ho fatto ed anche al male che, anche se involontariamente, avevo fatto. Forse è stata una forma inconscia di difesa del mio cervello, o forse una forza superiore ed universale ha percepito, raccolto e conservato il sorriso di quella bambina per poi restituirmelo come uno dei miei più bei ricordi...Non lo so, so solo che il bene esiste e, come il male, ogni piccolo gesto, anche il più insignificante, fatto in nome del bene va ad aggiungersi a tutti gli altri piccoli e insignificanti gesti d'amore che ogni giorno vengono fatti in qualche parte del mondo. C'è tanto dolore e tanta crudeltà nel mondo ma c'è anche tanta gioia e amore e ci sono tanti sorrisi di bambini, tanti sguardi di gratitudine di animali salvati, tante parole di ringraziamento di anziani aiutati, tante lacrime di sollievo di donne ascoltate...Proviamo a cercarli, a riconoscerli, a parlarne con i nostri amici, a postarli sui social network a riferirli ai giornali locali, a gridarli forti e decisi al mondo intero. Invertiamo la rotta dei nostri interessi cerchiamo il bene ogni giorno intorno a noi e se non lo troviamo facciamo in modo di crearlo noi il bene. Basta così poco in realtà...un sorriso, una carezza, fermarsi a guardare un fiore appena sbocciato, un cagnolino che scodinzola, nostro figlio che gioca con un amico...Smettiamo di pensare che il mondo è cattivo, che tutto va a rotoli, che la gente è crudele. Si il mondo è cattivo! Si la gente è crudele! Si il mondo va a rotoli! E' vero è tutto vero e dobbiamo combattere crudeltà e dolore con tutte le nostre forze ma dobbiamo anche con tutte le nostre forze cercare il bene, ogni giorno ed in ogni nostro gesto. Non dobbiamo permettere che il male che ci circonda abbrutisca i nostri cuori impedendoci di vedere il bene, Se ci convinciamo che il male predomina e domina la nostra società, il male ha già vinto! No non è così il male non ha ancora vinto e dipende solo da noi non farlo vincere perché se noi combattiamo il male con il male nel cuore non riusciremo mai a vincerlo; per sconfiggere il male, intendo per sconfiggerlo nei cuori altrui, dobbiamo sforzarci di vedere il bene, di cercare il bene e di riportarlo nella nostra vita in tutti i modi e con ogni mezzo e di custodirlo con cura nei nostri cuori per permettere ad ogni nostro e altrui gesto d'amore di andare a riversarsi nell'amore universale; solo così il bene potrà chiamare altro bene e solo così chi combatte materialmente il male sarà forte abbastanza da vincerlo. Pensate alla bambina della mia poesia...una creatura innocente nata nel dolore che stava crescendo nella sofferenza! Eppure una bambola usata, una semplicissima bambola usata, per un attimo le ha cambiato la realtà. Non so come si sia svolta la vita di quella bambina dopo quel Natale ma spero che quella bambola sia riuscita a regalarle altri momenti di gioia, spero che la gioia che lei ha dato a me le sia tornata centuplicata mille volte e spero che adesso che quella bambina è una giovane donna, lei ricordi quel sorriso e sia diventata una giovane donna buona e disposta a fare del bene se ne ha la possibilità. Lo stesso bene, la stessa gioia che ho ricevuto io guardando il suo sorriso... Ecco questa è la gioia, la meravigliosa sensazione che si prova quando con un semplice gesto si aiuta qualcuno ed è gioia che riceviamo non che diamo, perchè se è vero che "il male è un boomerang che torna indietro"( citazione che ho letto in internet) è altrettanto vero che lo è anche il bene...
Diventa il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
(Buddha)
lunedì 22 aprile 2013
Un giorno per te...Madre Terra
UN GIORNO PER TE...MADRE TERRA
Un giorno per te Madre Terra...
ma un giorno per cosa?
Nei giorni da sempre
noi non ti amiamo,
nei giorni da sempre
noi ti sfruttiamo,
nei giorni da sempre
noi ti feriamo...
Amiamo noi forse
la Madre che ancora,
nel grembo suo,
ci tiene e sostiene?
L'amore è gioia,
l'amore è piacere,
l'amore è accettare si
ma anche dare...!
Noi prendiamo prendiamo e prendiamo
si...ma in cambio
cosa diamo?
In cambio di gioia
noi diamo dolore,
in cambio di pace
noi diamo guerra,
in cambio di acqua
noi diamo sangue,
in cambio di pane
noi diamo fame...
la vita ci hai dato
la morte abbiamo imparato...!!!
Un giorno per te Madre Terra...
ma un giorno per cosa?
Un giorno per dirti
perdono perdono perdono...
Un giorno per te Madre Terra...
ma un giorno per cosa?
Nei giorni da sempre
noi non ti amiamo,
nei giorni da sempre
noi ti sfruttiamo,
nei giorni da sempre
noi ti feriamo...
Amiamo noi forse
la Madre che ancora,
nel grembo suo,
ci tiene e sostiene?
L'amore è gioia,
l'amore è piacere,
l'amore è accettare si
ma anche dare...!
Noi prendiamo prendiamo e prendiamo
si...ma in cambio
cosa diamo?
In cambio di gioia
noi diamo dolore,
in cambio di pace
noi diamo guerra,
in cambio di acqua
noi diamo sangue,
in cambio di pane
noi diamo fame...
la vita ci hai dato
la morte abbiamo imparato...!!!
Un giorno per te Madre Terra...
ma un giorno per cosa?
Un giorno per dirti
perdono perdono perdono...
venerdì 19 aprile 2013
Il male via web non va condiviso ma bloccato con l'indifferenza...
Questa foto riassume, da sola e perfettamente, quello che voglio provare a dire in questo articolo...La diffusione di crudeltà e dolore via web con condivisioni, mi piace, commenti giustamente indignati, rabbia, insulti ed altro mi sembra un animale di fuoco che, appunto come il fuoco se trova il substrato adatto, si autoalimenta con altro male che viene ingenuamente diffuso a fin di bene. Cerco di spiegarmi meglio raccontando un episodio che mi è successo ieri sera. Bighellonando in uno dei social network a cui sono iscritta ad un certo punto compare una foto: ritraeva due giovani esemplari appartenenti al genere "homo sapiens sapiens"(e se una buona parte degli appartenenti a questo genere la riclassificassimo come "homo crudels crudels"?) che sorridendo con soddisfazione indicavano con il pollice alzato qualcosa alle loro spalle. I giovani esemplari credo fossero, in realtà, almeno tre perché chiaramente la foto era stata scattata da un terzo esemplare. I volti dei due erano cerchiati di rosso e una linea rossa portava ad una scritta che diceva più o meno così: "condividete bisogna riconoscere questi assassini".Chiedo scusa a chi ha modificato la foto non ricordo le parole esatte ma il senso era questo. Perché assassini? Perchè i due "ignobili vigliacchi", ma in realtà erano tre dato che c'era anche chi ha scattato la foto, indicavano con evidente soddisfazione la loro bravata e convinti che fosse di mondiale interesse l'avevano postata on line. Alle loro spalle infatti si vedevano chiaramente due cani che erano stati impiccati, quindi uccisi per asfissia o per frattura dell'osso del collo, al ramo di un albero( la visione della foto mi ha provocato un deja vù...Cani impiccati ad un albero accompagnavano una richiesta di petizione per fermare quell'inutile e ignobile massacro di cani che dopo essere stati usati non servivano più...!Coincidenza? Mah!!!). Le povere bestie erano due creature qualunque, di taglia media e non malmessi, quindi anche se randagi sicuramente fiduciosi e ben disposti verso l'uomo perché probabilmente non avevano avuto, fino ad allora, niente da temere dalla nostra specie...Purtroppo per loro la nostra specie ultimamente sta manifestando segni sempre più evidenti di crudeltà, ignobile crudeltà, del tutto gratuita e inutile. Lo scopo di impiccare due povere creature innocenti e fiduciose? Mi pare chiaro la loro stupida ignobile e vigliacca vanità, visto che dopo aver compiuto l'infame gesto hanno pensato bene di farsi fotografare con volti sorridenti e di postare la foto in internet!!!E qui arrivo al punto...Vista la foto impulsivamente, per la rabbia provata, ho inizialmente pensato di condividerla per poter soddisfare il desiderio di giustizia manifestato da quella brava persona che ha visto la foto e l'ha modificata evidenziando il viso dei due ignobili vigliacchi. Mentre stavo per farlo però ho pensato no, proprio no questo è proprio quello che vogliono questi due, questi due e i migliaia d'altri ignobili vigliacchi che postano foto, video o che torturano e uccidono con la speranza che la foto del male compiuto finisca su internet!Quindi non l'ho condivisa ed ho spiegato perché dicendo che così avremmo dato loro la fama che cercavano. La strada percorribile, secondo me, era quella di segnalare la foto e chiedere ad altri di segnalarla, ma senza mostrarla, affinché venisse al più presto tolta dal web. So benissimo che chi ha postato, modificandola, quella foto era animato/a dalle migliori intenzioni ma avrebbe dovuto, sempre secondo me e non pretendo che tutti la pensino come la penso io, modificarla nascondendo il crimine e lasciando solo la loro faccia magari spiegando il perché queste facce dovevano essere riconosciute ed identificate. Ovviamente io non l'ho segnalata perché altrimenti avrei danneggiato la persona che l'ha condivisa e che mi ha permesso di vederla, questa segnalazione dovrebbe farla chi aveva visto questa foto per primo. Per amore della verità aggiungo che la persona che l'aveva condivisa si è detta d'accordo con me ed ha annullato il post e i nostri commenti. Naturalmente questa non è la prima foto che vedo e ho visto anche diversi, o meglio ho saputo perché non ho voluto vederli, video che ritraggono torture ad animali e poi ho già parlato in questo blog di quella foto che ritraeva un neonato mentre veniva strangolato...Tutto ciò è inevitabile ogni cosa ha in sé il bene ed il suo contrario... il male, anche internet. Il mondo, reale e virtuale, è pieno di brave persone che condividono, firmano petizioni, commentano e lottano come possono per combattere il male ma è anche pieno di ignobili vigliacchi che torturano, uccidono o inventano dove e se possono, e poi postano foto e video con la speranza di avere il loro quarto d'ora di fama attraverso condivisioni e mi piace. E' un fenomeno deplorevole, orribile, ingiusto, crudele e quant'altro volete ma inevitabile almeno finchè chi sta dalla parte del bene non si rende conto che il male si auotoalimenta., proprio come il fuoco. Cosa fa il fuoco? Da una semplice scintilla si può generare un incendio di tale portata da distruggere un intero bosco. Ecco secondo me il male, una certa forma di male quello fatto per autocompiacimento virtuale e non, si autoalimenta anche attraverso la nostra buona volontà di distruggerlo. Perché noi armati dalle migliori intenzioni condividiamo, votiamo mi piace, non perché ci piaccia ma perché è il solo modo che abbiamo di manifestare, nei vari social network,il nostro disappunto, commentiamo troppo spesso con giustificatissima rabbia ed insulti; d'accordo lo si fa pensando di far bene, però condividendo e votando e facendo circolare foto video o altre crudeltà manifeste spesso creiamo l'effetto opposto che è poi quello che desiderano avere gli ignobili vigliacchi: notorietà, fama, la loro faccia che circola sul web!!!E' ora di dire basta secondo a me queste ignobili vigliaccate mostrate al mondo intero. E' ora di non condividere, non scrivere mi piace, non leggere, non guardare, non commentare ma solo segnalare, segnalare, segnalare in massa e tutti insieme queste mostruosità. E' ora di isolare questi appartenenti al genere "homo crudels crudels" perché non sono degni della nostra rabbia, della nostra negatività, del nostro interesse sotto nessuna forma. E' ora di far capire a questi ignobili vigliacchi che nel nostro mondo, reale o virtuale che sia, per loro non c'è posto, che la gente per bene non ha niente da spartire con loro, che loro sono degni solo della nostra indifferenza perché anche la nostra rabbia con loro è sprecata! Un'amica un giorno mi ha detto che se non si mettono in evidenza certe foto la gente non si sensibilizza e non partecipa a petizioni, cortei o altro...non sono d'accordo chi ha un animo sensibile e gentile lo ha e basta non ha bisogno di vedere, di condividere la crudeltà per combatterla, non la conosce perché non gli appartiene ma sa cos'è senza bisogno che gli sia mostrata continuamente e in ogni occasione. Il male si combatte con il bene non con la diffusione del male, il male si combatte con pensieri positivi, con la gioia della vita, con la pace nel cuore non con la rabbia e l'odio e la pubblicazione di altro male. Stiamo semplicemente diventando sempre più cattivi o è forse la fama, la notorietà che la cattiveria dà mostrandola, anche attraverso chi lo fa a fin di bene, che fa dilagare sempre e di più il male? Ho sempre pensato che quello che si semina si raccoglie, quindi se si semina bene si raccoglie bene e se si semina male si raccoglie male! Ma seminare male non vuol dire solo farlo, ma nel mondo virtuale di cui ormai siamo tutti impregnati anche combatterlo nel modo sbagliato.Pensiamo a Gesù, a Gandhi, a Buddha, a Mandela, pensiamo a tutte quelle anime meravigliose che hanno migliorato l'epoca in cui sono vissuti semplicemente predicando il bene, semplicemente amando, semplicemente...E' chiaro che ci sono cose che devono essere mostrate al mondo, con forza e decisione per far si che il mondo capisca la gravità della situazione ma foto come quella che ho visto ieri sera, video come quelli che non ho voluto vedere, e tante tante altre foto e video che non mi sono capitati ma che molti di voi avranno visto devono e possono essere combattuti solo con l'indifferenza, solo con la pretesa forte e chiara che certe cose vengano immediatamente tolte dalla nostra vista. Mi si obietterà che se non si può mostrare la foto ai nostri amici come si può chiedere loro di accettare quanto detto e segnalare a loro volta del materiale ignobile che deve essere eliminato dal web? Con la fiducia, con la fiducia che negli anni di iscrizione ci siamo conquistati tra i nostri amici virtuali. Chi mi segue attraverso il blog o con quello che posto, foto, frasi ed altro, credo si sia fatta un'idea di me e sa che parlo solo di quello che conosco, che cerco di parlare del bene, che penso che uno dei modi per combattere il male sia armarsi del bene, non sempre ma spesso...A mia volta mi sono fatta un'idea delle persone che seguo, di cui leggo il blog, i post, guardo le foto o con cui chatto. Se una di queste persone mi chiede di divulgare una cosa e mi spiega anche cosa e perché non ho bisogno né ho il desiderio di vedere l'orrore del sangue, delle torture, della morte per crederle, se è una persona con cui ho già avuto contatti un'idea del tipo di persona che è ce l'ho. Quindi si può cercare di isolare e combattere il male con la fiducia, con la gentilezza, con la positività oltre naturalmente che con le firme delle petizioni, con le condivisioni veramente necessarie, con la rabbia smorzata dalla pietà; pietà per le vittime, la rabbia per gli aguzzini non fa altro che alimentare il loro stupidamente contorto e smisurato ego. Concludo ricordando ancora una volta che questo è il mio personale modo di pensare, che può essere giusto o sbagliato vi chiedo però di leggere e riflettere un po' se non su quanto ho scritto io sull'aforisma che oggi riporto, come sempre, a fine articolo. In sintesi dice che alla gente piace che si parli di sè e molto! Bene o male non importa purchè se ne parli.
Al mondo c'è una sola cosa peggiore dell'essere oggetto di chiacchiere: non essere oggetto di nessuna chiacchiera.
(Oscar Wilde)
Al mondo c'è una sola cosa peggiore dell'essere oggetto di chiacchiere: non essere oggetto di nessuna chiacchiera.
(Oscar Wilde)
martedì 9 aprile 2013
Preghiera di Budda
Ogni attimo di ogni singolo giorno, un giorno lungo 24 ore, in ogni singolo angolo del mondo, anche sotto casa nostra, una donna, un bambino o un animale vengono violentati, torturati e, troppo spesso, crudelmente uccisi.
Ogni attimo di ogni singolo giorno, un giorno lungo 24 ore, in ogni singolo angolo del mondo, anche sotto casa nostra, un'anima buona e sensibile combatte per difendere una donna, un bambino, un animale mentre vengono violentati, torturati e, troppo spesso, credelmente uccisi.
Anche se materialmente parlando il rapporto uno a uno sembra non esistere in realtà c'è. C'è sotto forma di associazioni nazionali e internazionali, sotto forma di petizioni, nel coraggio dei volontari che con lacrime e sangue combattono realmente in prima linea eppure...
Eppure il male, come il drago mitologico Idra, duplica le sue teste e per una tagliata ne spuntano altre due, più agguerrite e implacabili e crudeli di prima...
Pregare senza agire non è la soluzione ma agire con l'aiuto delle preghiere potrebbe esserlo!
Dedico quindi questa bellissima preghiera del Budda a tutte le vittime della crudeltà dell'uomo, a tutte le anime sensibili e coraggiose che combattono il male ma la dedico soprattutto a tutte quelle persone che del male sono paladine, con la speranza che finalmente su di loro scenda l'illuminazione da Budda invocata per i suoi seguaci, e che l' illuminazione del bene fermi, finalmente, quella mano che grondando sangue, ancora e ancora colpisce per procurare morte!
PREGHIERA DI BUDDA
Possano tutti gli esseri
ottenere la felicità
e la sua causa...
Possano tutti gli esseri
eliminare la sofferenza
e la sua causa...
Possano tutti gli esseri
dimorare nell'equanimità
liberi da avversioni e brama...
Possano tutti gli esseri
ottenere la gioia pura dell'illuminazione...
Possa io
essere il mezzo per fare ciò...
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
(Grazia Deledda)
Ogni attimo di ogni singolo giorno, un giorno lungo 24 ore, in ogni singolo angolo del mondo, anche sotto casa nostra, un'anima buona e sensibile combatte per difendere una donna, un bambino, un animale mentre vengono violentati, torturati e, troppo spesso, credelmente uccisi.
Anche se materialmente parlando il rapporto uno a uno sembra non esistere in realtà c'è. C'è sotto forma di associazioni nazionali e internazionali, sotto forma di petizioni, nel coraggio dei volontari che con lacrime e sangue combattono realmente in prima linea eppure...
Eppure il male, come il drago mitologico Idra, duplica le sue teste e per una tagliata ne spuntano altre due, più agguerrite e implacabili e crudeli di prima...
Pregare senza agire non è la soluzione ma agire con l'aiuto delle preghiere potrebbe esserlo!
Dedico quindi questa bellissima preghiera del Budda a tutte le vittime della crudeltà dell'uomo, a tutte le anime sensibili e coraggiose che combattono il male ma la dedico soprattutto a tutte quelle persone che del male sono paladine, con la speranza che finalmente su di loro scenda l'illuminazione da Budda invocata per i suoi seguaci, e che l' illuminazione del bene fermi, finalmente, quella mano che grondando sangue, ancora e ancora colpisce per procurare morte!
PREGHIERA DI BUDDA
Possano tutti gli esseri
ottenere la felicità
e la sua causa...
Possano tutti gli esseri
eliminare la sofferenza
e la sua causa...
Possano tutti gli esseri
dimorare nell'equanimità
liberi da avversioni e brama...
Possano tutti gli esseri
ottenere la gioia pura dell'illuminazione...
Possa io
essere il mezzo per fare ciò...
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
(Grazia Deledda)
venerdì 5 aprile 2013
In effetti la laurea non garantisce l'intelligenza...
La vicenda si è svolta nell'ottobre scorso, durante la lezione di matematica, in un liceo della capitale ma da poco è finita sul web. Durante l'ora di matematica una ragazza che, causa un mal di testa, stava poco attenta alla lezione è stata dall'insegnante così ripresa:"Se fossi stata ad Auschwitz, saresti stata attenta". I compagni della ragazza si sono rivoltati contro la professoressa, che è stata ripresa dalla preside anche a seguito di un esposto scritto dai genitori dell'alunna, e che per non essere sospesa si è ammalata. Pare che tutt'ora l'insegnante sia in malattia in attesa che giunga il mese di settembre con il suo conseguente pensionamento. L'insegnante si è difesa dicendo che lei non è razzista e non intendeva insultare la ragazza ma portare ad esempio un posto dove regnava l'ordine, cosa che nelle scuole italiane sembra non ci sia più. Ovviamente l'articolo è molto lungo e ricco di particolari e per chi vuole saperne di più:
http://video.repubblica.it/edizione/roma/prof-antisemita-pacifici-compagni-esemplari-troppa-indifferenza/124507/122995?ref=&ref=HREC1-10
a questo link troverà articolo di cronaca e video correlato. Infatti non è mia intenzione parlare della cronaca ma fare alcune considerazioni sulla questione in sé, partendo non dall'episodio ma dalle reazioni che ha suscitato. Prima di affrontare qualunque argomento leggo sempre più che posso,cronaca, commenti, idee varie e così anche questa volta.L'episodio in sé è terribile, almeno dal mio punto di vista e credo da quello di ogni persona che ha un minimo di capacità di ragionamento.Partiamo dal semplicissimo principio che ognuno è libero di avere le proprie opinioni politiche, il proprio credo religioso, le proprie idee su qualunque cosa e che questo principio, nella nostra democratica nazione, può essere liberamente espresso.Quindi per come la vedo io la professoressa in questione è liberissima di essere razzista, antisemita, simpatizzante Hitler o quant'altro la sua testa le dica di essere...un momento però questa libertà le è concessa solo ed esclusivamente nel suo privato. A casa sua, tra i suoi amici, in mezzo a persone che la pensano come lei, lei e chiunque altro può e deve sentirsi libero di dire come la pensa.La stessa identica libertà però ce l'ho io e tutti quelli come me che non sono razzisti né antisemiti né prevenuti nei confronti dei vari credi religiosi, colore della pelle o altro... Questo cosa vuol dire...semplicemente che essendo lei in quel momento un'insegnante responsabile non solo della cultura, ma anche e soprattutto dell'educazione dei suoi alunni, non avrebbe dovuto mai e poi mai, qualunque cosa fosse successa prima, lasciarsi andare ad un'affermazione del genere! Lei in quel momento era al servizio del mio, suo, nostro e della ragazza ebrea, stato; di quello stato che la paga per acculturare e non per offendere i suoi uomini di domani; quello stato che la retribuisce con le tasse che i cittadini pagano profumatamente compresi i genitori, ebrei, della ragazza. Ecco, il punto clou della questione è questo. Il fatto gravissimo è questo, l'aver gratuitamente e in modo del tutto inappropriato offeso non una ragazza con un credo religioso diverso ma una cittadina italiana. Quindi è come se avesse insultato non solo la comunità ebraica ma anche tutti i bravi cittadini italiani, di qualunque colore sia la loro pelle, di qualunque credo religioso siano seguaci, e sono sicura che sono tanti, veramente tanti. Dico questo perché tra i vari commenti che ho letto, moltissimi di biasimo, qualcuno era fuori dal coro ma anche fuori luogo. Per esempio dicevano che era necessario sentire il prima e il dopo la singola frase, che gli ebrei non sono tutti santi, che adesso basta con la storia dell'olocausto...E' vero gli ebrei non sono tutti santi ma nemmeno i tedeschi sono tutti mostri, e cosa c'entra il prima e il dopo? Se anche la ragazza si fosse rivoltata contro l'insegnante in modo volgare, magari offendendola pesantemente questo forse giustifica la frase che ha detto l'insegnante? Si parla di una persona adulta, andrà a breve in pensione per raggiunti limiti di età, e di una ragazzina che potrà essere anche stata naleducata ma non doveva assolutamente lei, un insegnante, mettersi al suo livello anzi peggio. Una nota, una serie di esercizi da fare a casa per punizione, una visita dalla preside non sarebbero stati sufficienti? Era proprio necessario manifestare il suo evidente razzismo, inutile negarlo quella frase questo fa intuire, offendendo una ragazzina che in ogni caso non ha alcuna colpa?Ripeto ognuno di noi è padrone di pensarla come vuole ma non di agire come vuole altrimenti la democrazia sfocia nell'anarchia. Il fatto che poi sia stata proprio un'insegnante a comportarsi in questo modo così assurdamente stupido non mi meraviglia poi più di tanto, come ho detto nel titolo del post non è la laurea che dà l'intelligenza ma la capacità di rispettare gli altri; la capacità di saper controllare, almeno in contesti necessari ed un'aula scolastica lo è, le proprie emozioni più grette e meschine; la capacità di vedere chi è "diverso" una fonte di arricchimento e non di odio; la capacità di saper vedere i nostri errori e i lager nazisti, ebrei o non ebrei, lo sono strati, facendone un'esperienza da non ripetere; la capacità di ricoprire un ruolo di responsabilità, come lo è un'insegnante, con l'umiltà necessaria a farti capire che tu sei al servizio degli altri, quindi ti devono rispettare ma anche tu devi rispettare loro; la capacità di sapere che le guerre non si combatto solo con la cattiveria e la crudeltà delle armi ma anche con la diplomazia ed il dialogo...la capacità di amare o almeno di tollerare e, come ho detto prima, di rispettare! Si può non amare chi è diverso da noi, ma solo perché lo vede diverso chi vuole vederlo diverso naturalmente, ma non si ha mai e ripeto mai il diritto di offenderlo pubblicamente e davanti ad altre persone in una struttura pubblica come una scuola, un ospedale, un ufficio postale ecc. Si ha questo diritto solo ed esclusivamente in casa propria dove si è padronissimi di decidere chi deve entrare e chi no. Forse dovremmo cominciare ad insegnare ai nostri figli, e magari scriverla su un cartello da affiggere in ogni edificio pubblico accanto al classico "vietato fumare", questa bellissima frase che ho letto una volta ma non so chi l'ha detta : "la libertà propria finisce dove comincia quella altrui".
La democrazia è un regime di manica larga, ma di pugno stretto, in cui i diritti del cittadino hanno l'estensione più vasta, ma anche i limiti più perentori.
(Indro Montanelli)
http://video.repubblica.it/edizione/roma/prof-antisemita-pacifici-compagni-esemplari-troppa-indifferenza/124507/122995?ref=&ref=HREC1-10
a questo link troverà articolo di cronaca e video correlato. Infatti non è mia intenzione parlare della cronaca ma fare alcune considerazioni sulla questione in sé, partendo non dall'episodio ma dalle reazioni che ha suscitato. Prima di affrontare qualunque argomento leggo sempre più che posso,cronaca, commenti, idee varie e così anche questa volta.L'episodio in sé è terribile, almeno dal mio punto di vista e credo da quello di ogni persona che ha un minimo di capacità di ragionamento.Partiamo dal semplicissimo principio che ognuno è libero di avere le proprie opinioni politiche, il proprio credo religioso, le proprie idee su qualunque cosa e che questo principio, nella nostra democratica nazione, può essere liberamente espresso.Quindi per come la vedo io la professoressa in questione è liberissima di essere razzista, antisemita, simpatizzante Hitler o quant'altro la sua testa le dica di essere...un momento però questa libertà le è concessa solo ed esclusivamente nel suo privato. A casa sua, tra i suoi amici, in mezzo a persone che la pensano come lei, lei e chiunque altro può e deve sentirsi libero di dire come la pensa.La stessa identica libertà però ce l'ho io e tutti quelli come me che non sono razzisti né antisemiti né prevenuti nei confronti dei vari credi religiosi, colore della pelle o altro... Questo cosa vuol dire...semplicemente che essendo lei in quel momento un'insegnante responsabile non solo della cultura, ma anche e soprattutto dell'educazione dei suoi alunni, non avrebbe dovuto mai e poi mai, qualunque cosa fosse successa prima, lasciarsi andare ad un'affermazione del genere! Lei in quel momento era al servizio del mio, suo, nostro e della ragazza ebrea, stato; di quello stato che la paga per acculturare e non per offendere i suoi uomini di domani; quello stato che la retribuisce con le tasse che i cittadini pagano profumatamente compresi i genitori, ebrei, della ragazza. Ecco, il punto clou della questione è questo. Il fatto gravissimo è questo, l'aver gratuitamente e in modo del tutto inappropriato offeso non una ragazza con un credo religioso diverso ma una cittadina italiana. Quindi è come se avesse insultato non solo la comunità ebraica ma anche tutti i bravi cittadini italiani, di qualunque colore sia la loro pelle, di qualunque credo religioso siano seguaci, e sono sicura che sono tanti, veramente tanti. Dico questo perché tra i vari commenti che ho letto, moltissimi di biasimo, qualcuno era fuori dal coro ma anche fuori luogo. Per esempio dicevano che era necessario sentire il prima e il dopo la singola frase, che gli ebrei non sono tutti santi, che adesso basta con la storia dell'olocausto...E' vero gli ebrei non sono tutti santi ma nemmeno i tedeschi sono tutti mostri, e cosa c'entra il prima e il dopo? Se anche la ragazza si fosse rivoltata contro l'insegnante in modo volgare, magari offendendola pesantemente questo forse giustifica la frase che ha detto l'insegnante? Si parla di una persona adulta, andrà a breve in pensione per raggiunti limiti di età, e di una ragazzina che potrà essere anche stata naleducata ma non doveva assolutamente lei, un insegnante, mettersi al suo livello anzi peggio. Una nota, una serie di esercizi da fare a casa per punizione, una visita dalla preside non sarebbero stati sufficienti? Era proprio necessario manifestare il suo evidente razzismo, inutile negarlo quella frase questo fa intuire, offendendo una ragazzina che in ogni caso non ha alcuna colpa?Ripeto ognuno di noi è padrone di pensarla come vuole ma non di agire come vuole altrimenti la democrazia sfocia nell'anarchia. Il fatto che poi sia stata proprio un'insegnante a comportarsi in questo modo così assurdamente stupido non mi meraviglia poi più di tanto, come ho detto nel titolo del post non è la laurea che dà l'intelligenza ma la capacità di rispettare gli altri; la capacità di saper controllare, almeno in contesti necessari ed un'aula scolastica lo è, le proprie emozioni più grette e meschine; la capacità di vedere chi è "diverso" una fonte di arricchimento e non di odio; la capacità di saper vedere i nostri errori e i lager nazisti, ebrei o non ebrei, lo sono strati, facendone un'esperienza da non ripetere; la capacità di ricoprire un ruolo di responsabilità, come lo è un'insegnante, con l'umiltà necessaria a farti capire che tu sei al servizio degli altri, quindi ti devono rispettare ma anche tu devi rispettare loro; la capacità di sapere che le guerre non si combatto solo con la cattiveria e la crudeltà delle armi ma anche con la diplomazia ed il dialogo...la capacità di amare o almeno di tollerare e, come ho detto prima, di rispettare! Si può non amare chi è diverso da noi, ma solo perché lo vede diverso chi vuole vederlo diverso naturalmente, ma non si ha mai e ripeto mai il diritto di offenderlo pubblicamente e davanti ad altre persone in una struttura pubblica come una scuola, un ospedale, un ufficio postale ecc. Si ha questo diritto solo ed esclusivamente in casa propria dove si è padronissimi di decidere chi deve entrare e chi no. Forse dovremmo cominciare ad insegnare ai nostri figli, e magari scriverla su un cartello da affiggere in ogni edificio pubblico accanto al classico "vietato fumare", questa bellissima frase che ho letto una volta ma non so chi l'ha detta : "la libertà propria finisce dove comincia quella altrui".
La democrazia è un regime di manica larga, ma di pugno stretto, in cui i diritti del cittadino hanno l'estensione più vasta, ma anche i limiti più perentori.
(Indro Montanelli)
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