venerdì 5 aprile 2013

In effetti la laurea non garantisce l'intelligenza...

La vicenda si è svolta nell'ottobre scorso, durante la lezione di matematica, in un liceo della capitale ma da poco è finita sul web. Durante l'ora di matematica una ragazza che, causa un mal di testa, stava poco attenta alla lezione è stata dall'insegnante così ripresa:"Se fossi stata ad Auschwitz, saresti stata attenta". I compagni della ragazza si sono rivoltati contro la professoressa, che è stata ripresa dalla preside anche a seguito di un esposto scritto dai genitori dell'alunna, e che per non essere sospesa si è ammalata. Pare che tutt'ora l'insegnante sia in malattia in attesa che giunga il mese di settembre con il suo conseguente pensionamento. L'insegnante si è difesa dicendo che lei non è razzista e non intendeva insultare la ragazza ma portare ad esempio un posto dove regnava l'ordine, cosa che nelle scuole italiane sembra non ci sia più. Ovviamente l'articolo è molto lungo e ricco di particolari e per chi vuole saperne di più: 


http://video.repubblica.it/edizione/roma/prof-antisemita-pacifici-compagni-esemplari-troppa-indifferenza/124507/122995?ref=&ref=HREC1-10
a questo link troverà articolo di cronaca e video correlato. Infatti non è mia intenzione parlare della cronaca ma fare alcune considerazioni sulla questione in sé, partendo non dall'episodio ma dalle reazioni che ha suscitato. Prima di affrontare qualunque argomento leggo sempre più che posso,cronaca, commenti, idee varie e così anche questa volta.L'episodio in sé è terribile, almeno dal mio punto di vista e credo da quello di ogni persona che ha un minimo di capacità di ragionamento.Partiamo dal semplicissimo principio che ognuno è libero di avere le proprie opinioni politiche, il proprio credo religioso, le proprie idee su qualunque cosa e che questo principio, nella nostra democratica nazione, può essere liberamente espresso.Quindi per come la vedo io la professoressa in questione è liberissima di essere razzista, antisemita, simpatizzante Hitler o quant'altro la sua testa le dica di essere...un momento però questa libertà le è concessa solo ed esclusivamente nel suo privato. A casa sua, tra i suoi amici, in mezzo a persone che la pensano come lei, lei e chiunque altro può e deve sentirsi libero di dire come la pensa.La stessa identica libertà però ce l'ho io e tutti quelli come me che non sono razzisti né antisemiti né prevenuti nei confronti dei vari credi religiosi, colore della pelle o altro... Questo cosa vuol dire...semplicemente che essendo lei in quel momento un'insegnante responsabile non solo della cultura, ma anche e soprattutto dell'educazione dei suoi alunni, non avrebbe dovuto mai e poi mai, qualunque cosa fosse successa prima, lasciarsi andare ad un'affermazione del genere! Lei in quel momento era al servizio del mio, suo, nostro e della ragazza ebrea, stato; di quello stato che la paga per acculturare e non per offendere i suoi uomini di domani; quello stato che la retribuisce con le tasse che i cittadini pagano  profumatamente compresi i genitori, ebrei, della ragazza. Ecco, il punto clou della questione è questo. Il fatto gravissimo è questo, l'aver gratuitamente e in modo del tutto inappropriato offeso non una ragazza con un credo religioso diverso ma una cittadina italiana. Quindi è come se avesse insultato non solo la comunità ebraica ma anche tutti i bravi cittadini italiani, di qualunque colore sia la loro pelle, di qualunque credo religioso  siano seguaci, e sono sicura che sono tanti, veramente tanti. Dico questo perché tra i vari commenti che ho letto, moltissimi di biasimo, qualcuno era fuori dal coro ma anche fuori luogo. Per esempio dicevano che era necessario sentire il prima e il dopo la singola frase, che gli ebrei non sono tutti santi, che adesso basta con la storia dell'olocausto...E' vero gli ebrei non sono tutti santi ma nemmeno i tedeschi sono tutti mostri, e cosa c'entra il prima e il dopo? Se anche la ragazza si fosse rivoltata contro l'insegnante in modo volgare, magari offendendola pesantemente questo forse giustifica la frase che ha detto l'insegnante? Si parla di una persona adulta, andrà a breve in pensione per raggiunti limiti di età, e di una ragazzina che potrà essere anche stata naleducata ma non doveva assolutamente lei, un insegnante, mettersi al suo livello anzi peggio. Una nota, una serie di esercizi da fare a casa per punizione, una visita dalla preside non sarebbero stati sufficienti? Era proprio necessario manifestare il suo evidente razzismo, inutile negarlo quella frase questo fa intuire, offendendo una ragazzina che in ogni caso non ha alcuna colpa?Ripeto ognuno di noi è padrone di pensarla come vuole ma non di agire come vuole altrimenti la democrazia sfocia nell'anarchia. Il fatto che poi sia stata proprio un'insegnante a comportarsi in questo modo così assurdamente stupido non mi meraviglia poi più di tanto, come ho detto nel titolo del post non è la laurea che dà l'intelligenza ma la  capacità di rispettare gli altri; la capacità di saper controllare, almeno in contesti necessari ed un'aula scolastica lo è, le proprie emozioni più grette e meschine; la capacità di vedere chi è "diverso" una fonte di arricchimento e non di odio; la capacità di saper vedere i nostri errori e i lager nazisti, ebrei o non ebrei, lo sono strati, facendone un'esperienza da non ripetere; la capacità di ricoprire un ruolo di responsabilità, come lo è un'insegnante, con l'umiltà necessaria a farti capire che tu sei al servizio degli altri, quindi ti devono rispettare ma anche tu devi rispettare loro; la capacità di sapere che le guerre non si combatto solo con la cattiveria e la crudeltà delle armi ma anche con la diplomazia ed il dialogo...la capacità di amare o almeno di tollerare e, come ho detto prima, di rispettare! Si può non amare chi è diverso da noi, ma solo perché lo vede  diverso chi vuole vederlo diverso naturalmente,  ma non si ha mai e ripeto mai il diritto di offenderlo pubblicamente e davanti ad altre persone in una struttura pubblica come una scuola, un ospedale, un ufficio postale ecc. Si ha questo diritto solo ed esclusivamente in casa propria dove si è padronissimi di decidere chi deve entrare e chi no. Forse dovremmo cominciare ad insegnare ai nostri figli, e magari scriverla su un cartello da affiggere in ogni edificio pubblico accanto al classico "vietato fumare", questa bellissima frase che ho letto una volta ma non so chi l'ha detta : "la libertà propria finisce dove comincia quella altrui". 
La democrazia è un regime di manica larga, ma di pugno stretto, in cui i diritti del cittadino hanno l'estensione più vasta, ma anche i limiti più perentori.
                                                        (Indro Montanelli)

3 commenti:

  1. Eccomi Rosanna, da adesso son ufficialmente tua lettrice fissa, visto ke non è difficile apportare modifike o aggiungere gadget al tuo blog ?! E non farlo fare ad altri...
    La prof dell'articolo si poteva certamente risparmiare tanta superbia di giudizi fuori luogo, ma addirittura sparire fino a Settembre mi pare esagerato, piuttosto avrebbe dovuto assumersi le proprie responsabilità difendendo le idee in cui crede, io lo farei fino alla morte, indipendentemente da quali siano e se x gli altri siano giuste o meno, ma l'importante è ke lo siano x noi e se sono le nostre è x ciò ke vanno difese a spada tratta come ideali di vita !
    Stasera ti ho risposto e stando in Twitter ho pensato, non ti andrebbe di venirci pure tu ?! Magari al posto di Fb, eh eh, proprio non lo reggo ! Oramai l'alba è già passata ed io devo andare a dormire, ci si rivede, ok ?! A presto, bye-bye !

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    1. PS = Vedendo la data & l'ora del mio commento, direi ke hai da riaggiustare pure l'opzione temporale dei tuoi post, si può scegliere tra automatica, aggiustando prima il fuso orario su Roma, o manuale inserendola ogni volta, la trovi a destra del post mentre lo scrivi, assieme ad altre opzioni tipo l'etiketta, l'ubicazione, ecc... anke qyeste son facili da regolare, vedrai, ri-ciao !

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    2. Ciao Fiore, è un vero piacere che sia proprio tu la mia prima lettrice!!! Lo prendo come un segnale di buon augurio e ti considero un'apripista porta fortuna, grazie!!!
      Si hai ragione la professoressa avrebbe dovuto assurmersi la responsabilità di quanto detto difendendo le proprie idee, che possono si essere discutibili ma ovviamente non dobbiamo per forza pensarla tutti allo stesso modo. Sarebbe anche stato un distintivo segno di intelligenza scusarsi con la ragazza piuttosto che sparire...
      Grazie anche per il consiglio dell'orario ci proverò
      ciao e grazie...

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