mercoledì 8 maggio 2013

Vivisezione:metodo di studio e di ricerca consistente in operazioni di dissezione effettuati su animali vivi!!!

Di solito quando si parla in difesa degli animali si usa l'espressione "parlare per chi non ha voce"...In effetti gli animali la voce ce l'hanno però non parlano la lingua degli esseri umani, qualunque essa sia. Gli animali parlano una lingua per noi incomprensibile e fatta di tanta gestualità, comprensibilissima solo per chi vuole veramente ascoltarli!!!Dunque si parla al posto loro perché loro non sono in grado di farsi comprendere dalla maggior parte di noi umani ma solo da alcuni fortunati che hanno sensibilità, empatia e intelligenza sufficienti per riconoscere loro dei diritti ed una dignità che va rispettata. Questo era quello che pensavo e che ancora penso ma l'altro giorno mi è capitato, navigando sul web, di vedere un video antivivisezionista. Il video era stato girato con telecamere nascoste quindi assolutamente veritiero e non alterato né artefatto ad arte per sensibilizzare i più a favore di chi è contro la vivisezione. Sinceramente non sono riuscita a vedere il video fino in fondo quindi non ho intenzione di raccontarvi cosa ho visto, né credo che lo avrei fatto comunque, perché anche solo cercare di ricordare quegli sguardi mi fa venire i brividi dall'orrore!!! Mentre commentavo questo video con la persona che lo aveva postato mi è venuto spontanea una domanda:
"Ma come fanno queste persone a lavorare, quei poveri animali torturati urleranno, quindi come fanno a resistere alle loro urla di dolore?" La risposta è stata :" Gli tagliano le corde vocali!"Mi sono quindi informata ed ho saputo che fin da cuccioli, agli animali di allevamenti destinati ai laboratori di vivisezione, vengono tagliate le corde vocali...Mi fermerei un attimo su questa cosa che anche se sembra una sciocchezza è comunque gravissima e da sola rispecchia la brutalità e la crudeltà, quindi anche l'inutilità, della vivisezione. Psicologicamente parlando l'urlo di dolore non è solo lo sfogo di chi sta soffrendo ma in teoria dovrebbe anche impedire all'aguzzino di continuare a provocare dolore, questo almeno per ciò che riguarda esseri umani con coscienza e sensibilità e non sadici, psicopatici ecc.Ricordo infatti che una volta vidi un documentario della National Geographic che parlava proprio di questo. Si faceva infatti notare che solitamente le scene in cui un animale viene aggredito, per fame e sempre e solo per fame, da un predatore, il documentario non ha l'audio oppure ha una musica o una voce di sottofondo. Questo perché la stessa scena con le urla di
dolore della preda risulterebbe troppo violenta per la visione soprattutto dei bambini e degli animi sensibili. A riprova di ciò si vedeva due volte la stessa scena per un durata di circa 10 min ognuna. Si trattava dell'aggressione da parte di un branco di leonesse ad un bisonte. La scena senza audio l'ho guardata senza particolari difficoltà, mi dispiaceva per la preda ma mi dicevo che era una normale legge della Natura, e per la verità lo è! La scena con l'audio, invece, non sono riuscita a guardarla perché i muggiti di dolore mi creavano troppa sofferenza e anche se continuavo a dirmi che la cosa rientrava nella normale legge della Natura la palese sofferenza del bisonte mi ha impedito di continuare a guardare...D'accordo io nei confronti degli animali e dei bambini sono sensibilissima ma sfido chiunque è meno sensibile di me a prendere un animale o una persona e torturarla con la calma e la lucidità necessaria alla ricerca medica, mentre questa urla con tutto il suo fiato l'indicibile dolore a cui è sottoposta..Quindi gli tagliano le corde vocali per poter lavorare con assoluta calma e lucidità mentale...come dire non gridano=non soffrono.Credo sia questo quello che si ripetono e ripetono a chiunque voglia ascoltarli i dipendenti dei laboratori di vivisezione.
Ma facciamo un passo indietro. Nel titolo del post ho riportato il termine esatto, derivante dal latino, della parola vivisezione. Si parla di "dissezione effettuata su animali VIVI". Già dire una frase del genere nell'evoluto 2013 fa rabbrividire: "DISSEZIONE SU ANIMALI VIVI". Il termine "vivisezione" fu coniato nell'700 e la vivisezione si è diffusa, come metodo di studio, nei secoli XVII-XIX. Non si può assolutamente negare che la maggior parte delle conoscenze mediche attuali si sono ottenute grazie agli studi effettuati sugli animali in quegli anni. Bisogna anche considerare che la cultura, o meglio la coscienza degli uomini dell'epoca era molto ma molto diversa. E' infatti della seconda metà del ?600 la diffusione dell'idea meccanicista di Cartesio (1596-1650) con la teoria dell'animale-macchina . Secondo questa teoria l'animale non soffre e le sue manifestazioni di dolore sono solo risposte a stimoli( si parla quindi di vivisezione giustificata). Per restare in tema filosofico viene spontaneo chiedersi perché un filosofo, Cartesio, ha sentito la necessità di elaborare una teoria sulla vivisezione e sulla conseguente sofferenza causata all'animale sezionato( da vivo e non anestetizzato perché gli anestetici avrebbero potuto alterare i risultati scientifici).La risposta non può che essere una e una sola: perché evidentemente già a quell'epoca c'era qualcuno che riteneva la vivisezione inaccettabile. Infatti un ricercatore dell'epoca, di nome Hooke(1635-1703), dichiara, in una lettera inviata ad un altro ricercatore, Boyle(1627-1691), di non essere insensibile alle sofferenze degli animali, inoltre dice anche che si rifiuta di sezionarne altri e chiede che vengano almeno anestetizzati. Parole cadute nel vuoto perché la vivisezione è continuata e continua tuttora, su larga scala e per le cose più disparate: ricerca medica, test di tolleranza ai comestici, ai detersivi, ai tessuti ecc, assurdi test psicologici tesi a scoprire le cose più strane e illogiche e assolutamente prive non solo di interesse scientifico ma nemmeno interessanti alla maggior parte delle persone( tipo quanto vive urlando un cane a cui sia stato conficcato un ferro rovente nel cervello, cosa sente un gatto se gli si tolgono le palpebre e gli si inietta del liquido irritante nel nervo ottico, quanto resiste un animale a svariate scariche elettriche d'intensità e potenza variate in base al peso, all'età ...e via così. Ho letto tanti articoli e visto tantissime foto e vi assicuro che qualunque tortura vi venga in mente potete tranquillamente dirla dichiarando che è stato un esperimento scientifico!) e poi non dimentichiamo gli animali usati nei laboratori per armi chimiche, quelli mandati nello spazio, quelli fatti saltare con bombe, asfissiati con gas ecc ecc,  e tutto ciò senza anestesia!!! Perché tutto questo? Perché l'uomo è cattivo si certo ma non è cattivo solo l'uomo che materialmente fa queste cose è altrettanto cattivo l'essere umano che queste cose preferisce ignorarle, è altrettanto cattivo l'uomo che chiede alle varie case farmaceutiche, cosmetiche, di abiti o alimentari la perfezione, la pillola della felicità, il detersivo miracoloso che usato a litri non fa venire l'orticaria, lo shampoo che non brucia gli occhi, la crema che toglie rughe e decenni fin dalla prima passata,..In pratica tutti noi siamo responsabili della sofferenza di questi animali perché siamo noi con la nostra ricerca della perfezione che abbiamo incrementato il mercato della ricerca con l'inevitabile vivisezione. Naturalmente prima di scrivere questo articolo ho letto non solo il parere di chi è contro la vivisezione ma anche di chi è a favore della vivisezione. Mi spiace ma niente potrà mai convincermi che la vivisezione serve...forse potrebbe servire la sola ed unica ricerca a scopo medico, ma solo e sempre sotto anestesia e con il massimo rispetto per l'animale. Ma anche qui ci sarebbe tanto da dire perché è vero che biologicamente parlando siamo fatti dei medesimi elementi chimici ma è anche vero che solo il 95% del DNA animale è simile al nostro e trattandosi di organismi viventi che differiscono per tante altre cose, il modo psicologico di reagire alla cura per esempio, quello scarto del 5% può fare e fa una notevole differenza. Inoltre c'è un semplicissimo discorso etico-filosofico da considerare: o gli animali sono animali che nulla hanno da spartire con noi e quindi via di torture a gogò tanto non soffrono e se soffrono chi se ne importa e allora va da sé che non importano nemmeno i risultati ottenuti, oppure l'animale è tanto simile a noi che questi esperimenti sono assolutamente necessari ma allora è come se a queste torture si sottoponesse un essere umano. Quindi secondo me la vivisezione è assolutamente inutile e se non ci fossero molti, ma veramente molti, soldi a tenere in piedi questa barbarie, credo che già da tempo sarebbe stata eliminata. E' quindi dovere di ogni singolo essere umano con un minimo di coscienza prendere atto di questa crudeltà inutile cominciando a muoversi di conseguenza. Su internet si trovano sia la petizione da firmare contro la vivisezione, sia le liste dei vari prodotti che ancora usano gli animali; per chi poi desidera documentarsi al meglio e con le massime informazioni possibili può, semplicemente digitando la parola "vivisezione", ottenere tutte le informazioni che vuole comprese le varie interviste pro e contro.Chiunque, secondo propria coscienza, è libero di andare a cercarli e di decidere se vuole dare voce a queste povere creature innocenti a cui, per permettere a noi esseri egoisti e imperfetti di ottenere una irraggiungibile perfezione, tolgono la voce tagliando le corde vocali!!!
Non è necessario credere in una fonte soprannaturale del male:gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.
(Joseph Conrad)

9 commenti:

  1. Io sono sempre stata contro la vivisezione e sono perfettamente d'accordo con te in tutto e per tutto.
    Sto per laurearmi in una facoltà scientifica e quello che ho capito è che si usano gli animali anche per esperimenti stupidi.
    Si parla degli animali come se fossero oggetti e non esseri viventi dotati di intelligenza e sentimenti.

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    1. Hai detto bene cara Stella Luminosa si pensa, con estrema arroganza e presunzione, che gli animali siano oggetti che appartengono a noi, la specie dominante. Sbagliatissimo! Mi fa piacere leggere che sarai una laureata in materie scientifiche...Gli animali hanno bisogno di persone sensibili e colte che diano loro la voce che gli viene crudelmente tolta.Anche una sola persona può fare, con il tempo, la differenza quindi tanti auguri per la tua laurea. Ciao e grazie

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  2. La maledetta pratica della vivisezione, ke comprende in sè ogni tipo di scellerato esperimento su cavie animali & tutte le ricerke ke interessino lo sviluppo di cure attraverso le medesime forme di vita succubi involontariamente, è comunque, sempre & totalmente condannabile & inaccettabile, x kiunque abbia 1 minimo di cuore & di cervello, soprattutto xkè NON sono validi i risultati riportati sugli esseri umani, ma semplicemente indicativi, quindi non valgono certo i sacrifici di tante vite innocenti & la profusione di tanto dolore, tutto INGIUSTIFICATO... ma se pensiamo ai fondi raccolti x la ricerca, ki potrebbe approfittarne altrimenti ?! (((

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  3. PS = Dopo aver letto questo tuo post & averlo condiviso in G+, ne ho postato 1 altro proprio sull'argomento, appena trovato su "Agire Ora", di cui ti ho già parlato, istigandoti ad iscriverti alla loro mailing-list, ottimo sito animalista !!!

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  4. Fiore grazie per la dritta del sito andrò a controllare presto. Per il resto mi associo completamente al tuo commento...troppi soldi in gioco e quindi troppa poca voglia di ammettere sconfitte e responsabilità!
    ciao e grazie

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  5. La vivisezione non serve proprio a nulla. E' solo tormento puro per le povere bestioline.

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    1. Ciao Ketty, sicuramente oggi non serve, in passato è servita ma oggi...solo che molto difficilmente la vivisezione verrà completamente abbandonata purtroppo! Intanto si può fare qualcosa con la consapevolezza che dietro ogni nostra assurda richiesta c'è tanto dolore, tanta paura e tante morti. Se non la si può completamente fermare almeno si può cercare di ridurla al minimo e questo dipende solo da noi consumatori...
      Ciao e grazie

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  6. Non ci sono parole....mi annichilisce solo l'idea della sofferenza provocata ad esseri senzienti ed indifesi. E lo dico da medico, sapendo di andare contro l'opinione di molti colleghi e ricercatori.
    Non mi convinceranno mai che è preferibile "salvare" vite umane a prezzo del sacrificio di vite animali. Per me hanno lo stesso valore.

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  7. Mi fa molto ma veramente molto piacere che a dire queste cose sia un medico, una persona che per cultura, studi e mestiere è abituata ed educata a pensare in modo razionale e scientifico senza andare troppo per il sottile con i sentimenti di chi non può esprimersi...Grazie Angela spero che la tua voce "controcorrente" possa diventare presto la voce di tutti i medici, ricercatori e scienziati che ancora utilizzano, senza riflettere troppo né sulla sofferenza causata né sulla reale validità di tale barbara pratica, la vivisezione e che presto grazie ad altri medici come te si trovi una strada alternativa.
    ciao e grazie

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