sabato 15 dicembre 2012

Stupro con connivenza...( non della vittima!)

La notizia, al solito, la leggo sul giornale.Anzi per essere esatti l'ennesimo stupro ormai, in Italia, non fa più notizia!
La vicenda è infatti riportata nella rubrica della posta dei lettori. Una lettrice è venuta a sapere che una ragazza è stata, pochi giorni fa, violentata a Bovolone(Vr) in pieno giorno, dietro un bar che era, al momento dell'agressione, pieno di avventori. Natutalmente la ragazza avrà, anzi ha, chiesto aiuto, naturalmente l'aggressore era una persona già nota alle forze dell'ordine e naturalmente nessuno è intervenuto...
Questi assurdi naturalmente ci rendono colpevoli tanto quanto l'aggressore stesso...
Mi viene in mente un bellissimo film che ho visto  circa 30 anni fa. Non ricordo il titolo, non importa, ricordo però che la protagonista era una giovanissima ma già estremamente talentuosa Jodie Foster.
La trama sembra ricalcare, in un assurdo gioco di preveggenza, la notizia dello stupro di Bovolone.
Una ragaza viene violentata in un bar da due ragazzi.Il tutto avviene mentre un nutrito gruppo di avventori non solo si gode la scena ma incita con urla, risate e olè d'approvazione, i due bastardi.La ragazza denuncia la violenza: i due colpevoli vengono accusati ma lei non è contenta, giustamente vuole, e ottiene, di più. Inizia infatti una battaglia legale affinchè anche i presenti che non hanno partecipato ma incitato, vengano accusati. Nel film la ragazza vince!!!
E nella realtà?
Non mi viene difficile immaginare, in quanto donna, quanto possa essere doloroso ed umiliante, più per l'anima che per il corpo( e si sa che le ferite dell'anima non si rimarginano mai!), essere violentata.Altrettanto facile mi riesce immaginare quanto possa essere ancora più umiliante, per l'anima, denunciare uno stupro in una società se non proprio maschilista, decisamente maschile perchè gestita da uomini e creata a misura d'uomo! Immagino cosa sia per una donna che ha subito violenza sentirsi chiedere: a che ora stava rientrando, com'era vestita, se aveva dato retta a sconosciuti o se aveva bevuto...Come se rientrare la sera tardi a casa, con una minigonna inguinale e con qualche bicchiere di troppo nel corpo significhi: sono qui, sono pronta e voglio essere brutalmente sbattuta a terra e violentata!Ricordo che anni fa ho letto di una sentenza della Corte di Cassazione che giudicava non colpevole di stupro un uomo perchè la vittima quel giorno indossava i jeans!Quindi se hai i jeans non c'è violenza perchè non sono facili da togliere, se hai la minigonna inguinale non c'è violenza perchè in qualche modo te la sei cercata!Se poi sei libera e giovane ed hai l'abitudine di attardarti la sera, devi solo ringraziare che finora ti è andata bene!
Assurdo...!!!
In ogni caso, denunciando uno stupro corri anche il rischio di sentirti dire, non sono solo le parole a parlare...,che quasi quasi era colpa tua.
Quindi in poche, troppo poche, tendono a denunciare una violenza.Però fino ad ora in tante abbiamo creduto che per porteggersi bastasse stare in mezzo alla gente, frequentare strade illuminate e alla luce del sole e magari vestirsi in modo meno provocante...No, ormai anche queste prcauzioni non servono più a niente, visto che ci possono violentare in pieno giorno nei pressi di un bar senza che nessuno alzi un dito in nostra difesa!
A questo punto sorge spontaneo chiedersi: ma queste persone che hanno scelto di non sentire, di non sapere e di non intervenire, non si sentono nemmeno un pò responsabili di quella violenza?Agli occhi di quella donna e di tutte le donne del mondo, loro sono responsabili tanto quanto il violentatore.
Come staranno vivendo, con la loro coscienza sporca quei dieci, venti, o forse solo uno, avventori del bar che hanno sentito le grida d'aiuto ma hanno fatto finta di nulla?
Tra loro c'erano sicuramente padri, fratelli, figli, generi.... nessuno di noi è nato sotto un cavolo!
Come faranno adesso quelle persone a guardare in faccia le loro madri, mogli, fidanzate, sorelle, figlie...?
Come hanno potuto, sentendo delle grida d'aiuto, far finta di niente, finire di bere il loro caffè, pagare e uscire?
Ma cosa ci sta succedendo?
Perchè delle persone normalissime, non credo fossero dei delinquenti, hanno pensato  che l'indifferenza non è un crimine?
Mi è capitato di vedere, in un video su youtube, un ippopotamo che ha cercato disperatamente, ma ahimè inutilmente, di salvare una gazzella da un coccodrillo...
Poi mi capita di leggere che degli esseri umani, ripeto esseri umani!, fingono di non sapere che a pochi metri da loro una ragazza viene violentata.
Cosa devo pensare se leggo le due frasi una dopo l'altra? Che stiamo forse diventando peggio degli animali(mi scuso con gli animali che molto spesso sono migliori di noi umani),nel senso che stiamo perdendo la nostra coscienza? Che stanno diventando più umani e coscienti gli animali di noi?
Se così fosse allora è inutile proccuparsi della fine del mondo; mi sembra più logico preoccuparsi che presto qualche altra specie più umana di noi. possa diventare, al nostro posto, la specie dominante.

Non c'è crimine tanto abominevole che ciascuno di noi non possa compiere.
                                                                                                     (Dostoevskij)
                                                                                                  

 
                                                                                 





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