sabato 21 giugno 2014
Maschio ferma quel pugno... tu puoi farlo... sii uomo...
Femminicidio è una parola che mi fa venire i brividi non di paura ma di rabbia...certo anche omicidio ma femminicidio...
Per spiegare meglio quello che intendo dobbiamo fare un passo indietro e risalire all'etimologia della parola "Omicidio": omicidio è formato da due parole latine" Homo"-uomo e "cidium(da cides)-uccisione diventando Homicidium che significa letteralmente uccisione d'uomo per opera dell'uomo. Dal suffisso cidio(cidium) e cambiando solo la radice si sono nei secoli coniate le varie parole utili a meglio definire omicidi in campo famigliare: parricidio, fratricidio, uxoricidio(uccisione del coniuge maschio o femmina) con l'aggiunta di infanticidio e, il riflessivo, suicido...Ok fin qui abbiamo fatto lezione di lingua italiana adesso passiamo al terribile "femminicidio"...questa parola fino a circa quindici anni fa non c'era, semplicemente l'omicidio della moglie rientrava nel più generico uxoricidio ma negli anni novanta qualcosa è cambiato, in peggio, e si è sentita la necessità di coniare un nuovo termine che rispecchiasse la violenza contro le donne e l'omicidio delle donne, delle mogli...purtroppo è cronaca di questi ultimi anni di come il femminicidio avvenga in famiglia ad opera del proprio marito...terribile...è terribile pensare che una donna debba temere il proprio marito, il padre dei suoi figli, la persona che un giorno ha sposato e con il quale ha deciso di dividere la sua vita... terribile... quindi si cerca di arginare questo dilagante fenomeno di violenza con leggi adeguate, con siti e numeri di telefono a cui le donne possono rivolgersi se hanno bisogno di aiuto, con la giusta informazione alle donne ed educazione nelle scuole e dovunque possa essere utile far capire che la violenza, sempre terribile, quando è rivolta verso i propri famigliari, moglie e figli, lo è ancor di più. Tra l'altro un bambino cresciuto con un padre violento facilmente diventerà a sua volta un marito ed un padre violento e quindi si perpetua un circolo che non avrà mai fine. Eppure una fine ci deve essere e questa fine in realtà è in mano vostra uomini violenti...Non posso parlare per esperienza diretta ma per racconti di persone a me vicine e per letture di articoli o altro pare che l'uomo violento, l'uomo che non riesce a controllare la propria rabbia dopo aver sfogato su un soggetto inerme e spaventato la sua ira si pente, chiede perdono, promette di non farlo più...bene in quel momento siete sinceri e credete in quello che dite però...però potreste non farcela da soli e potreste aver bisogno di aiuto...benissimo allora siate uomini e chiedetelo questo aiuto!!! Purtroppo non ci sono molti siti o numeri di telefono rivolti a voi uomini che avete bisogno di aiuto ma piano piano cresceranno, il prodotto si crea se c'è la richiesta e mai come in questo momento sembra ci siano uomini che hanno bisogno di aiuto...
Quindi coraggio fatevi aiutare e aiutate la vostra famiglia, la madre dei vostri figli e i vostri figli...
Se cliccate su questo link troverete un questionario con delle domande che vi permetteranno di capire se avete bisogno di essere aiutati a controllare la rabbia e a seguire dei link, numeri di telefono e pagine Fb nate proprio per aiutarvi, il tutto in forma anonima e con la massima discrezione...
coraggio se ci sono riusciti gli altri potete riuscirci anche voi...
http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-dei-centri-per-uomini-maltrattanti
La violenza è una scelta e un uomo può e deve scegliere di non essere violento.
( Rosanna Cira )
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Ciao Mauri,
RispondiEliminain effetti hai ragione ma vedi per la saggezza che deriva dall'età sappiamo entrambi che la vita non è solo bianca o nera e mai, secondo me, come in questi casi ci sono le sfumature, pur mantenendo stabili certi parametri di cui parli anche tu...Fondamentale, per esempio, il ruolo della Mamma nei confronti dei figli maschi. Sono le Mamme, dato che il figlio maschio nutre sempre una certa considerazione verso la madre che è la sua prima forma d'amore verso l'altro sesso, che devono insegnare ai propri figli maschi il rispetto verso la donna, in generale prima e verso la propria moglie poi. Stessa cosa dicasi per le figlie femmine che ogni Mamma dovrebbe educare al rispetto di se stessa prima di ogni altra cosa...Poi è vero che in queste famiglie si innesca un circolo vizioso che porta la donna a credere di meritare queste violenze o a subirle passivamente perchè magari non ha un lavoro per provvedere a sè e ai suoi figli, o perchè teme ritorsioni future o semplicemente perchè crede di amarlo ed è convinta che lui possa cambiare...del resto ogni caso è un caso a sè e senza voler entrare nel demerito di certi "mostri" che decisamente recuperabili non sono, non posso non considerare, avendo cresciuto una femmina ed un maschio a pochissima distanza l'una dall'altro( un anno scarso), che l'uomo ha un controllo della rabbia decisamente più problematico e meno gestibile rispetto alla donna. Per esempio, tra i miei due figli il più paziente, il più buono e il più tollerante è il maschio eppure la ragazza, nonostante sia un carattere più sanguigno diciamo, non ha mai mostrato, nemmeno nei giochi di bambina, un'inclinazione alla violenza. Mio figlio, pur essendo un carattere pacifico, se si trovava chiuso in un appartamento con uno/ due compagni finiva con il giocare alla lotta, o ai cow-boy o a guardie e ladri, con urla, versi,pugni ...dovevo controllarli molto da vicino perchè rischiavano di farsi male...Cosa voglio dire... credo che la diversa forma evolutiva imboccata da maschi e femmine, il maschio a caccia quindi con un maggiore sviluppo della forza fisica e dell'aggressività, la donna ad accudire e proteggere la prole quindi con un compito improntato sulla dolcezza e sulla necessità di servire un'altra Vita, abbia dato origine a caratteristiche peculiari dei sessi e tra queste un diverso controllo della rabbia appunto. Ed è a questo genere di uomini che questo articolo è rivolto, uomini che veramente non vorrebbero alzare le mani sulla moglie ma non sanno come controllarsi perchè lo hanno sempre visto fare o perchè nessuno ha mai spiegato loro che ci sono diversi modi di sfogare la rabbia o la frustazione o perchè sono particolarmente stressati per il lavoro od altro. Le mie non sono giustificazioni sia chiaro ma semplici constatazioni di episodi diversi che nulla hanno a che vedere con certi efferati femminicidi nè con uomini violenti sempre e comunque perchè psicologicamente non a posto o semplicemente perchè troppo crudeli ed arroganti e convinti che le donne siano esseri inferiori che devono essere trattate con la frusta e la carota!
Inoltre non dimentichiamoci che pochi uomini hanno la tua sensibilità e gentilezza d'animo, anzi mi correggo, ce l'hanno ma, almeno fino ad una generazione, due fa non sono stati educati ad esternarla...mi spiego meglio...sempre mio figlio era un bambino fragile e insicuro che piangeva per qualunque cosa fin verso i 10 anni eppure io Mai Mai nemmeno una volta gli ho detto "non piangere sei un uomo" cosa che anche se sono figlia unica mi è capitato di sentire dalle mie zie verso i miei cugini o verso qualche compagno di scuola...forse mio figlio è adesso un uomo fragile ed insicuro perchè io non l'ho cresciuto da "uomo"? Assolutamente no tanto è vero che, pur non avendo ancora 24 anni( li farà fra un mese) già da più di un anno lavora come cuoco in Thailandia e prima è stato quasi due anni in Svizzera ed è dall'età di 15 anni che fa stage estivi in giro per l'Italia...Quindi non calcando la mano sulla necessità che per essere uomini bisogna nascondere o addirittura non provare sentimenti come empatia, sensibilità, dolcezza, pazienza ecc non l'ho certo reso meno uomo ma penso a quanti bambini maschi sono ancora cresciuti con la convinzione che non bisogna piangere per essere uomini, non bisogna intenerirsi davanti ad un fiore, non si deve provare a giocare con le bambole della sorellina...uomini che magari oggi sono uomini fragili emotivamente ma terribilmente insicuri. Infatti secondo me la violenza, checchè se ne dica in merito, è sempre generata solo ed esclusivamente dall'insicurezza e dalla vigliaccheria...non ci vuole forza nè coraggio a sopraffare chi è più debole di te fisicamente. Questo vuol dire che sono tutti mostri? No , non credo, credo solo che voglia dire che hanno bisogno di aiuto e di essere rieducati al loro essere persone prima ancora che uomini, con fragilità, debolezze e paure come tutti noi maschi o femmine che si sia.
RispondiEliminaCiao carissimo un abbraccio, grazie e scusami per la lunga lettura a cui ti costringo...
P.s. ho dovuto scriverlo in due volte ma la risposta è unica grrrr
Ciao Mauri, si è veramente incredibile come tendiamo a pensarla allo stesso modo io e te e pur vedendo le cose allo stesso modo, le riportiamo secondo un'ottica femminile o maschile.A volte penso che potremmo scrivere insieme penso non so...un libro a quattro mani per esempio un unico filo conduttore ma con le due voci narranti, maschile e femminile...sai che sarebbe una bella idea? Magari a settembre ne riparliamo adesso non è fattibile la cosa, per me almeno...
RispondiEliminaMah per passare alla tua domanda buttata lì per caso alla fine credo che anche inquesto caso ogni caso è un caso a sè...gli psicologi sostengono che quando si arriva ad uccidere i propri figli questo sia in realtà un gesto d'amore...li si ama e non si vuole lasciarli allo sbando in un mondo che loro non approvano...ma questo caso riguarda solo i figli non l'intera famiglia...poi credo ci sia chi lo fa per ferire la compagna, chi per liberarsi materialmente di loro perchè sarebbero un intralcio, chi non ha un vero motivi se non quello di un gesto di follia che a mente lucida non sa spiegarsi...in ogni caso è una cosa così mostruosa e contro Natura da sembrare quasi impossibile da credere...Non so sembra, come dicevo nell'altro post ,quello del cane, che nella mente dei molti si sia instillato il concetto "del tutto è lecito, tutto è possibile"...assurdo!Non riesco a trovare una possibile spiegazione nè motivazione nè logica in certi gesti ma credo sia anche riduttivo collocarli sotto il solito gesto compiuto in preda ad un momento di follia no...purtroppo temo che a certe cose ci pensi e ci ripensi e poi un giorno chissà come e chissà perchè quel labile filo che ti tiene ancorato alla morale, all'affetto, al quel poco di civiltà che certe persone hanno si spezza e si attua quanto fino a quel momento si era solo pensato...Terribile, assurdo e terribile!
Ciao Mauri un abbraccio e grazie...